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Differenza tra stress, stress cronico e burnout

Come comabbere lo stress

Ci si può sentire stressati per diversi motivi, che spesso interagiscono tra loro, generando combinazioni difficilmente districabili.

Lo stress è una risposta del nostro corpo a pressioni esterne, ambientali, e/o interne, psicobiologiche e psicologiche. Le situazioni che possono generare stress sono quindi tante e diverse; non è possibile farne una lista esaustiva. A livello generale, nella vita adulta, tra le situazioni diffuse che producono stress ci sono: problemi finanziari e lavorativi, problemi relazionali, problematiche fisiche, emigrazione, cambiamenti improvvisi di vario ordine, l’essere parte di una minoranza e sperimentare pregiudizi.

ALCUNI MECCANISMI PSICOFISICI ALLA BASE DELLO STRESS

Quando ci troviamo davanti ad una minaccia effettiva e immediata, il nostro corpo produce un numero più elevato di cortisolo, chiamato anche “ormone dello stress”, attivando un complicato processo psicofisico che avvia una serie di funzioni automatiche, come l’aumento della pressione sanguigna.

Questo processo porta il corpo in uno stato chiamato “fight-or-flight”, attacco o fuga, che è molto utile davanti ad un pericolo immediato, risultando di solito adattivo in un primo momento. Quando questo stato corporeo, per diverse ragioni, permane nel tempo, determina uno stato di allerta continua che influenza negativamente processi fisici ed emotivi come la digestione, il ritmo sonno-veglia e l’umore. Con il tempo si genera un disequilibrio psicofisico che crea disagio nello svolgimento della vita quotidiana e nel vivere le relazioni.

Sul sito della Mental Health Foundation vengono presentati tra i possibili segnali di stress: ansia, paura, aggressività, tristezza, irritabilità, frustrazione, depressione. Se si hanno condizioni psicologiche preesistenti di difficoltà inoltre, nel caso in cui ci fossero stati dei miglioramenti, in periodi di maggiore stress queste possono riacutizzarsi.

In ogni caso, il benessere psicofisico diminuisce e lo stress può diventare cronico, ovvero parte della vita quotidiana per un periodo non breve di tempo. Lo stress cronico può generare conseguenze a livello fisico, emotivo, mentale e relazionale.

MIGRAZIONE E STRESS

Nel caso in cui si viva in un paese diverso da quello di origine, diverse esperienze possono risultare, a seconda dei casi, più facili o più complesse da gestire. Le condizioni migratorie possono avere effetti stressanti; come migranti si è infatti parte di una minoranza e ci si deve adattare a sistemi culturali e pratici nuovi.

È possibile che eventi e situazioni che nel contesto originario sarebbero stati vissuti in maniera più serena, durante l’esperienza migratoria possano generare un disequilibrio emotivo notevole. La persona può sperimentare disagio e mettere in questione dinamiche di appartenenza, scelte, relazioni. Ci può essere una diminuzione del livello di autostima, della percezione del valore personale e della sicurezza affettiva.

Se pensiamo poi alla migrazione in una città come Londra, di per sé caotica e stressante, diventa facile capire come possano essere tanti i fattori in grado di generare stress. In particolare, una metropoli come Londra è piena di stimoli di tipo diverso che possono risultare vantaggiosi ma anche avere un effetto negativo sulla salute, se non sono gestiti in maniera da preservare il proprio benessere.

STRESS E STRESS CRONICO

È bene non sottovalutare lo stress, e può essere utile fare una distinzione tra stress, stress cronico e burnout. Lo stress, a piccole dosi, ed in certe situazioni, può essere utile ad affrontare le sfide; ad esempio prima di un esame può portare a studiare bene. L’importante è che, una volta fatto l’esame, lo stress diminuisca significativamente.

Quando lo stress diventa cronico, invece, il corpo e la mente non riescono a tornare ad uno stato di equilibrio. I segnali diventano allora più evidenti e possono coinvolgere più facilmente anche aspetti fisici, inducendo per esempio mal di testa ricorrenti, problemi intestinali e del sonno, senso di esaurimento delle risorse fisiche e mentali. Lo stress cronico è uno stress continuo, spesso generato da situazioni diventate costanti, come una relazione tossica, un sistema di lavoro che sfrutta e non valorizza la persona, problemi finanziari che si protraggono per anni.

Molte situazioni mediche, finanziarie, relazionali ed emotive generate dalla pandemia da COVID-19 possono aver generato diversi tipi di difficoltà pratiche e psicologiche, aumentando così lo stress quotidiano, anche cronico.

IL BURNOUT

Il burnout è un concetto spesso utilizzato in relazione al sistema lavorativo, ma è applicabile anche ad altri ambiti. Quando lo stress anche cronico dura per un periodo piuttosto lungo, si può raggiungere un livello di esaurimento delle risorse fisiche e mentali che porta a stanchezza costante, perdita di motivazione e di senso, irritabilità, sbalzi di umore, sensazione di essere soli, senza speranza.

Il burnout è una forma di alienazione che fa sentire sconnessi, infelici, diminuisce l’autostima e il desiderio di fare.

La vita è spesso piena di impegni e può essere difficile capire che lo stress sta prendendo il sopravvento, generando una situazione duratura di malessere. Si può, però, lavorare sulla percezione di sé, del proprio corpo e delle proprie emozioni per gestirlo in maniera più consapevole, e prevenire un accumulo “tossico”.

RICONOSCERE I SEGNALI PERSONALI DI STRESS

L’idea di gestione dello stress a volte è usata in maniera individualistica, come se fosse solo responsabilità individuale gestire il proprio livello di stress in silenzio senza poter chiedere cambiamenti agli altri, a se stessi e nei contesti in cui si vive. Lo stress chiama in causa equilibri personali delicati e diversi da persona a persona, e situazioni sociali. Il livello personale e sociale sono in costante interazione, e a volte certi meccanismi e connessioni tra il personale e il sociale necessitano di cambiamento.

La migrazione spesso genera stress e, a volte, può generare un insieme di processi psicologici traumatici. È importante, specie se si vive in un paese nuovo, cercare di conoscere i propri segnali di stress. Questi, infatti, sono diversi da persona a persona e possono cambiare nel tempo per la stessa persona. Saper riconoscere i propri segnali di stress rende più facile gestirne le conseguenze e parte delle condizioni che lo creano, diminuendo il rischio che si trasformi in stress cronico e burnout.

È importante anche cercare di non sentirsi in colpa perché si è stressati, o perché non si è potuto fermare prima il ciclo che ha generato burnout e disagio. La vita contemporanea è molto complessa e tende spesso a richiedere più energie di quante se ne abbiano; diventa allora importante lavorare sui confini personali.

I modi per stare meglio variano da persona a persona, a seconda della situazione in cui ogni persona si trovi in un certo periodo della sua vita. Per diminuire lo stress, a volte può essere utile cambiare lo stile di vita, il modo di vivere le relazioni, migliorare la relazione con se stessi, cambiare lavoro, mettere fine a relazioni difficili, gestire i confini personali in maniera diversa e imparare a dire di no.

Può rivelarsi utile ricorrere all’aiuto delle body therapy e al supporto psicologico, che hanno ovviamente funzioni diverse; in alcuni casi gli effetti benefici di entrambe possono interagire positivamente.

Eleonora Bottini: psicologa di Changing Patterns, offre servizi di supporto online per chi vive in Italia e nel Regno Unito. In particolare: sostegno psicologico individuale, percorsi individuali mirati e laboratori di gruppo. Potete trovare più informazioni sul sito changingpatterns.net

Come richiedere la carta d’identità elettronica all’estero

Carta d'identità elettronica italiana estero

A partire dal 10 dicembre 2020 è possibile prenotare un appuntamento per richiedere la carta d’identità elettronica (CIE) dal formato simile a una carta di credito ovvero una tessera plastificata. La CIE è rilasciata dal Ministero dell’Interno italiano e viene inviato dall’Italia.

Dal 14 dicembre 2020 non sarà più possibile richiedere la carta d’identità cartacea (CIC). Le domande pervenute dopo tale data verranno respinte.

Cos’è la carta d’identità elettronica?

La carta d’identità elettronica è un documento d’identità valido per identificarsi e per muoversi all’interno dell’Unione Europea, di alcuni Stati Schengen (es. Islanda, Norvegia e Svizzera) e altri Stati con i quali sono stati raggiunti accordi bilaterali.

La carta d’identità elettronica (CIE) è una nuova carta d’identità sotto forma di una carta di plastica. Oltre a svolgere le stesse funzioni della versione cartacea, consente al titolare di accedere ai servizi on line delle Amministrazioni Pubbliche italiane.

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Chi può richiedere la carta d’identità elettronica?

Il Consolato Generale d’Italia a Londra può rilasciare la carta d’identità solo ai cittadini italiani legalmente residenti nella circoscrizione consolare di Londra, già registrati nella banca dati consolare e i cui dati anagrafici sono già presenti nell’AIRE. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero – Registro degli Italiani residenti all’estero).

Coloro che non sono iscritti all’Anagrafe degli italiani devono prima effettuare la propria iscrizione all’AIRE e attendere, prima di presentare domanda, di essere iscritti in tale registro dal comune italiano competente. Per i cittadini italiani non iscritti all’AIRE, il rilascio della carta d’identità resta a carico del comune italiano di residenza ufficiale.

Ricorda, se hai cambiato il tuo indirizzo di residenza (diverso da quello comunicato all’Ufficio Consolare), potrai cambiarlo tramite il portale FAST IT prima di prenotare l’appuntamento.

Per iscriversi all’AIRE i cittadini italiani nati all’estero devono avere l’atto di nascita iscritto nei registri civili del comune italiano di riferimento.

Inoltre, per ottenere la CIE il tuo codice fiscale italiano deve essere stato validato dall’Agenzia delle Entrate. Se non sei in possesso di un codice fiscale o se non è stato convalidato, questo Consolato si occuperà della richiesta tramite l’Agenzia delle Entrate.

Quando posso richiedere la carta d’identità elettronica?

La CIE viene rilasciata solo:

  • A chi non ha altra carta d’identità in corso di validità;
  • A coloro che hanno una carta d’identità con validità inferiore a 6 mesi;
  • A coloro la cui precedente carta d’identità è stata smarrita, rubata o deteriorata (in questi casi la tariffa applicata è quella del DUPLICATO);
  • Questo Ufficio annullerà automaticamente gli appuntamenti se questi requisiti non sono soddisfatti.

Come si richiede una carta d’identità elettronica (CIE)?

La richiesta di tessera elettronica deve essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma Prenota online.

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Posso prenotare un appuntamento per i miei figli minorenni?

Sì. Durante la prenotazione del tuo appuntamento dovrai compilare il modulo per ogni persona che necessita della nuova CIE. Con una sola applicazione potrai prenotare un appuntamento per un massimo di 4 persone.

Posso prenotare un appuntamento per il mio coniuge?

No. Il tuo coniuge deve prenotare un appuntamento da solo.

Quali documenti devo presentare all’appuntamento per richiedere la carta d’identità elettronica?

Ogni candidato riceverà un’e-mail di conferma dell’appuntamento con un elenco di documenti che dovrà presentare.

Normalmente il richiedente deve presentarsi all’appuntamento con:

  • Fotografia biometrica formato tessera (recente, fotografia a colori in vista frontale su sfondo bianco, formato 35 x 45 mm);
  • Carta d’identità precedente. Se manca, un documento di riconoscimento (anche se scaduto) o due testimoni;
  • Modulo carta d’identità smarrita / rubata, se applicabile;
  • Consenso dell’altro genitore se il richiedente ha figli di età inferiore a 18 anni indipendentemente dallo stato civile del richiedente;
  • Il consenso di entrambi i genitori se il richiedente ha meno di 18 anni;
  • Carta di debito britannica per pagare in sterline britanniche.

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Cosa succederà all’appuntamento?

All’atto della nomina il funzionario consolare raccoglierà i documenti elencati al punto precedente, effettuerà l’identificazione del richiedente, elaborerà la sua fotografia e acquisirà le sue impronte digitali (ad eccezione dei candidati sotto i 12 anni).

Si ricorda che devono essere presenti anche i minori di 12 anni, perché devono essere identificati dall’ufficiale consolare.

Come ricevo la mia carta d’identità elettronica?

La CIE è emessa dal Ministero dell’Interno italiano e prodotta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, che la invia tramite raccomandata all’indirizzo di residenza dichiarato dal richiedente. Il richiedente potrà tracciare la consegna online tramite il codice di tracciamento fornito. In caso di mancata consegna, trascorso il tempo di sosta presso l’ufficio postale, il pacco verrà restituito all’ufficio consolare.

Come recuperare il PIN della carta d’identità elettronica?

I codici PIN e PUK sono necessari per utilizzare la Carta d’identità Elettronica come chiave di accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e dei privati.

In caso di smarrimento di uno o di entrambi i PIN della tua CIE, è possibile richiedere la ristampa in due modalità:

  • con la funzione “ristampa codici PIN e PUK” sull’app “CieID”, disponibile per smartphone Android e iOS dotati di interfaccia NFC. In questo caso, per la buona riuscita dell’operazione è necessario ricordare l’email o il numero di cellulare fornito all’operatore comunale al momento della richiesta del CIE.
  • rivolgendosi a qualsiasi Comune.

Per quanto tempo è valida la carta d’identità?

La validità della carta d’identità varia secondo gli accordi.

Cercare alloggio a Londra

Affittare casa mano con le chiavi

Quali sono le regole generali per cercare alloggio a Londra?

Partire per un altro stato con l’intenzione di viverci è un grandissimo passo. Non solo forgerà la tua persona, ma ti aiuterà a crescere personalmente e carrieristicamente.

Quando organizziamo il nostro viaggio, potrebbe essere una buona idea iniziare a familiarizzare con i siti internet che offrono alloggi. I siti principali sono, Gumtree e SpareRoom.

Su questi siti cercare una camera a Londra è generalmente gratuito, anche se sono disponibili pacchetti a pagamento che permettono di contattare le agenzie delle case appena messe a disposizione sul sito. Personalmente suggerisco di contattare prima tutte le case i cui annunci sono gratuiti ed eventualmente, spendere qualche sterlina per accedere alle case appena promosse online. Esiste infatti una categoria di annunci di case che è disponibile solo a chi ha sottoscritto un abbonamento. Quindi potrebbe accadere che rimangano disponibili solo gli annunci di case che non sono piaciute a nessuno. In ogni caso, verifica prima quelli gratuiti e solo dopo valuta se registrarti e pagare un pochino.

Una cosa sulla quale devi prestare particolare attenzione è effettuare pagamenti dall’Italia nei confronti di privati o agenzie di cui non hai alcuna informazione.

La ragione per la quale suggerisco questo è perché se non abbiamo dimestichezza con la lingua e se non conosciamo l’agenzia alla quale ci rivolgiamo, rischiamo di prenotare una stanza o casa senza che questa esista realmente. Infatti in alcuni siti (Gumtree in primis) è talvolta possibile imbattersi in annunci scam che sono dei veri e propri tentativi di rubarti dei soldi. Perché su Gumtree? perché è uno dei siti di annunci più famosi, preso d’assalto dai nuovi arrivati che risultano spesso essere facili prede.

TI TRASFERISCI NEL REGNO UNITO? CERCHI ALLOGGIO?

Ricerca Ora

Che tipo di alloggio posso trovare a Londra?

Londra è una grandissima città e quindi offre una scelta enorme, quindi ne deriva che potrai scegliere tra case di tipo totalmente diverso tra loro, a partire dalla stanza di dieci metri quadrati alla stanza doppia gigante, dalla stanza privata a quella condivisa, dalla casa indipendente alla palazzina con mille piani, dai costi accessibili a prezzi principeschi.

Insomma, Londra è davvero una giungla quando si tratta di affitti e non sempre riusciamo a districarci e a trovare l’alloggio che vorremmo.

Questo anche perché Londra è una città di passaggio il che rende il business delle case molto proficuo. Le stanze belle vanno via immediatamente e dobbiamo sempre essere all’erta per quelle nuove che troviamo sui siti. Mi è capitato di passare intere giornate a spulciare i siti quando cercavo una casa appena arrivato a Londra e ogni qualvolta abbia cambiato casa nel tentativo di trovare qualcosa di meglio.

Un pò così come con il lavoro, quando arriviamo in UK dobbiamo imparare ad adattarci alle difficoltà iniziali e una volta che saremo più pratici con il luogo e con la lingua l’inglese, vorremo cambiare appunto lavoro e casa, migliorando la nostra condizione iniziale.

TI TRASFERISCI NEL REGNO UNITO? CERCHI ALLOGGIO?

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Ma andiamo per passi, cerchiamo di capire come dobbiamo comportarci per cercare una stanza

Il tipo di alloggio che cercherai dipenderà tanto dalla quantità di tempo che rimarrai in una città. Infatti se il tuo sarà un viaggio di breve durata allora probabilmente vorrai valutare hotel, ostelli e b&b, mentre chi decide di trasferirsi in una città nuova, avrà molta più convenienza nel cercare una dimora “fissa”.

Ecco una lista di possibili alloggi temporanei per viaggi di breve durata:

  • Hostel world: negli ostelli si paga poco, anche meno di £10 al giorno. I prezzi possono variare in base ai servizi offerti e alla zona. Negli ostelli condividi la stanza con persone che magari come te stanno cercando un altro alloggio o semplicemente sono in viaggio. Farai tante amicizie, è forse il modo più indicato per fare le primissime amicizie nella nuova città. Considero l’ostello un alloggio indicato per i più giovani in quanto hanno una capacità di adattamento maggiore.
  • B&B: i costi dei B&B sono anch’essi variabili in base ai servizi, zona e qualità del B&B stesso. Puoi iniziare con uno dei portali di più importanti al mondo, Booking, e trovare un alloggio tra i milioni a disposizione. Contrariamente all’ostello, il B&B mette a disposizione stanze private.
  • Hotel – i prezzi degli hotel sono tendenzialmente più alti di ostelli e B&B.
  • Airbnb: sempre più di moda ormai, affittare un appartamento privato o la stanza di un appartamento privato con Airbnb è una buona opzione. Ovviamente, anche qua, bisogna considerarlo come un alloggio temporaneo.
  • Homestay: un altro sito dove poter trovare il tuo alloggio. Molto simile a Airbnb.

Considera inoltre di cercare un alloggio iniziale di breve durata per poterti dedicare con più calma alla ricerca sia del lavoro che della stanza. Nota bene: il più delle volte è suggeribile cercare casa solo dopo aver trovato il lavoro. Vivere vicini al proprio posto di lavoro ti permetterà di risparmiare tempo (attraversare Londra con i mezzi potrebbe richiedere anche ben più di un’ora) e soldi (attraversare Londra con i trasporti cittadini potrebbe costare diverse centinaia di sterline al mese).

Come accennato in precedenza, esistono diversi siti internet dove è possibile cercare casa. I social sono ugualmente una buona fonte.

I più conosciuti e frequentati sono:

  • ERASMUSU: è la più grande comunità di studenti e professionisti internazionali in Europa. Potrai prenotare alloggi verificati in Inghilterra e disporrai anche di informazioni riguardanti città, università, destinazioni interessanti e forum per conoscere gente.

    COSA OFFRE ERASMUSU:

    1. Stanze in affitto per studenti e lavoratori: scegli solo tra alloggi “verificati”
    2. Assistenza personalizzata per cercare l’alloggio migliore: scrivi città, date e budget a nin@erasmusu.com
  • Facebook: esistono numerosi gruppi di affitto case su Facebook dedicati a tutto il Regno Unito. Entra su Facebook e utilizza come parole chiave di ricerca “nome città + affitto/rent/cerco casa” e altri sinonimi.
  • Gumtree: in assoluto il sito più frequentato (attenzione alla valutazione degli annunci, potresti trovare qualche scam)
  • SpareRoom: un sito ricco di annunci, consigliatissimo.
  • Rightmove: un altro sito pieno di annunci molto famoso.

Una volta identificata la camera o la casa che ci piace, inviamo una richiesta dal sito sul quale ci troviamo direttamente all’agenzia o privato che ha pubblicato l’annuncio e attendiamo risposta. Chiediamo un appuntamento e vediamo, coi nostri occhi, la casa.

È buona prassi quando chiediamo informazioni sulla casa, anticipare le richieste del padrone di casa, dando qualche piccola informazione su di noi (non entrare mai nei dettagli).

TI TRASFERISCI NEL REGNO UNITO? CERCHI ALLOGGIO?

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Un esempio di richiesta potrebbe essere:

“Hi, my name is Mario. I saw your advert on Gumtree* and I would like to see the room. I am a single person**, I am Italian and I am 25 years old. I would like to live in the room for a minimum period of at least 6 months***. Would it be possible to book a viewing? Kind regards, Mario.”

*specifica il nome del sito dove hai visto l’annuncio e il suo titolo, potrebbe averlo su diversi siti.

** we are a couple – indica se siete più persone, magari appunto una coppia. Alcuni padroni di casa potrebbero non gradire coppie e quindi evita di perdere del tempo con chi poi vi dirà che non vi darà la casa perché siete in due.

*** se hai delle esigenze specifiche circa la lunghezza del contratto, specificalo: 6 mesi, 1 anno.

Viewing: cosa vedere e cosa chiedere

Quando andiamo a vedere la nostra stanza verrai sommerso dalle curiosità riguardanti la casa. Il tuo obiettivo sarà quello di chiedere più informazioni possibile. Ho provato a scrivere una lista per te:

  • Quanto pago di affitto? Ogni quanto lo pago?
  • Quanto deposito devo versare? 1 mese?
  • Quante persone vivono nella casa? single o coppie? di quale nazionalità? (potrà aiutarti a capire con chi andrai a vivere)
  • Le pulizie sono comprese?
  • Le bollette sono comprese?
  • Il mio deposito verrà protetto?
  • Quando si libera la casa?
  • Ci sono spese extra oltre deposito, affitto e bollette? (se non sono incluse)
  • Controlla che in camera abbia le cose principali quali lampada, armadio sufficientemente grande, caloriferi etc
  • Controlla che in cucina ci sia padellame sufficiente per tutti e soprattutto non arrugginito (eventualmente chiedi che ti comprino ciò che pensi manchi)

Note bene: qualsiasi cosa manchi nella casa, è giusto che tu lo chieda prima di firmare un contratto. Quando firmi un contratto stai confermando che sei felice della situazione attuale della casa a meno che non scopra in seguito che mancano maniglie dalle porte, che ci sono porte rotte o letti sfondati.

Puoi sempre contattare il sito Shelter o il sito Citizens Advice e chiedere informazioni e suggerimenti riguardanti le leggi che tutelano gli inquilini. Entrambi offrono un servizio gratuito di consulenza.

Le figure dalle quali puoi affittare sono generalmente privati (padrone della casa) della casa o agenzie. Se si tratta di privati è sempre bene cercare di ottenere un contratto di casa. Capita spesso che infatti un privato tenda a tralasciare l’aspetto legale. Assicurati di ricevere un contratto firmato e una conferma di protezione del deposito. Se si tratta di agenzie invece, effettua una piccola ricerca sull’agenzia. Le agenzie sono più precise dei privati, rilasciano sempre un contratto ma non sempre proteggono il tuo deposito. Se vuoi avere informazioni su cosa sia la protezione del deposito visita il sito gov.uk.

Ricapitolando, cosa fare e cosa non fare quando cerchiamo casa

To do:

  • Raggiungere la città e cercare un alloggio temporaneo.
  • Visitare i vari siti di case.
  • In contemporanea cercare lavoro.
  • Identificare la casa e chiedere appuntamento.
  • Effettuare una ricerca sull’agenzia.
  • Assicurarsi di ottenere un contratto.
  • Se stai affittando una stanza direttamente dal sito di una agenzia, assicurati di aver cercato qualche recensione su Google. È buona prassi prendere delle informazioni prima di effettuare alcun pagamento.

Not to do

  • Pagare senza vedere la stanza se stai affittando da un privato.
  • Evitare di pagare più mensilità assieme. Richiesto quando non hai alcuna referenza. Se non hai altre soluzioni, accetta solo se è un’agenzia.

Se ti è piaciuto l’articolo e vuoi condividere qualche spunto, scrivi nella sezione messaggi qua sotto.

Nuovo sistema di immigrazione: cosa devi sapere

VISA ingresso UK

Il Regno Unito sta introducendo un sistema di immigrazione a punti che entrerà in vigore il 1° gennaio 2021

Il contratto di casa nel Regno Unito

Contratto casa mazzo chiavi

Ti Senti Confuso sui Contratti di Casa nel Regno Unito?

Ottenere tutte le informazioni riguardanti il contratto di casa non sempre è facile. Cercheremo di darti tutte le istruzioni e informazioni necessarie nella nostra guida sui contratti di casa nel Regno Unito.

Hai mai avuto dubbi su come interpretare un contratto di casa? Sei nel posto giusto! In questo articolo, faremo luce su tutto ciò che riguarda i contratti di casa nel Regno Unito in un modo facile da capire. Parleremo di chi li scrive, cosa contengono, e perché dovresti preoccupartene se vuoi affittare casa a Londra o nel Regno Unito. E, naturalmente, esploreremo anche le leggi e i regolamenti che li riguardano. Preparati a mettere fine alla confusione e a scoprire come questi contratti possono influire sulla tua vita.

Cos’è un Contratto di Casa?

In parole semplici, un contratto di casa è un accordo scritto che mette nero su bianco tutti i dettagli quando compri o affitti una casa nel Regno Unito. Questo documento è come una specie di “manuale” che spiega tutto, dall’importo del canone d’affitto o prezzo d’acquisto alle regole del gioco. Ci sono vari tipi di contratti, ma in sostanza, sono tutti lì per dirti come funziona la tua nuova dimora.

Perché i Contratti di Casa sono Importanti?

Ora, perché dovresti preoccuparti di tutto questo? Bene, i contratti di casa sono un salvagente tanto per gli affittuari (tenants) quanto per i proprietari (landlords). Per te, come affittuario, sono una sorta di garanzia che nessuno può semplicemente darti il benservito da un giorno all’altro. Per i proprietari, sono come un “assicurazione” che l’affittuario seguirà le regole e si prenderà cura della casa.

Sapevi che nel Regno Unito il contratto verbale è un contratto valido? Vediamo le differenze tra contratto di locazione scritto e verbale.

Contratto di Locazione Scritto:

Un contratto di locazione scritto è un accordo formale e documentato tra locatore e affittuario. Questo tipo di contratto dettaglia in modo chiaro e specifico i termini e le condizioni dell’affitto, inclusi il canone di locazione, la durata del contratto, le responsabilità di manutenzione e riparazioni, i diritti e i doveri di entrambe le parti e altre disposizioni.

I vantaggi di un contratto di locazione scritto sono la chiarezza e la protezione legale. Ogni parte ha una copia del contratto a cui fare riferimento, il che riduce le possibilità di dispute dovute a incomprensioni. In caso di controversie, il contratto scritto può servire come prova chiara degli accordi concordati.

Tuttavia, la stesura di un contratto di locazione scritto richiede tempo e potrebbe richiedere assistenza legale. È importante assicurarsi che il contratto sia conforme alle leggi sulla locazione del Regno Unito e che rifletta accuratamente gli accordi tra locatore e affittuario.

Contratto di Locazione Verbale:

Un contratto di locazione verbale, come suggerisce il nome, è un accordo orale tra un locatore e un affittuario. In questo tipo di contratto, gli accordi e i termini vengono espressi verbalmente e spesso basati sulla fiducia reciproca tra le parti. Mentre i contratti verbali sono legali nel Regno Unito, sono meno sicuri e meno raccomandati rispetto a quelli scritti.

I vantaggi di un contratto di locazione verbale includono la sua semplicità e la possibilità di essere flessibile, adatta a situazioni a breve termine o a rapporti tra amici o familiari. Tuttavia, possono sorgere dispute a causa dell’ambiguità o dell’incomprensione dei termini, ed è più difficile dimostrare gli accordi in caso di controversie.

In generale, mentre i contratti verbali possono essere accettabili per situazioni informali, è fortemente consigliabile utilizzare contratti di locazione scritti per garantire chiarezza, protezione e facilità nella risoluzione di dispute nei rapporti locatore-affittuario nel Regno Unito.

Chi Scrive il contratto di casa?

Qui la musica cambia a seconda delle situazioni. Spesso, sono gli agenti immobiliari a scrivere il contratto di casa. Ma, se vuoi essere proprio sicuro che tutto sia fatto per bene, puoi pensare di coinvolgere un avvocato esperto in diritto immobiliare. L’importante è che tu sia sicuro di aver compreso bene il contenuto del contratto.

E’ inoltre fondamentale sapere cosa troverai nel tuo contratto di locazione:

  • I nomi di tutte le persone coinvolte
  • Il prezzo dell’affitto e come viene pagato
  • Informazioni su come e quando l’affitto sarà revisionato
  • L’importo del deposito e come sarà protetto
  • Dettagli su quando il deposito può essere trattenuto in tutto o in parte (ad esempio per riparare danni che hai causato)
  • L’indirizzo della proprietà
  • La data di inizio e di fine del contratto di locazione
  • Eventuali obblighi del locatario o del locatore
  • Una panoramica delle spese di cui sei responsabile

Può anche includere informazioni su:

  • Se il contratto di locazione può essere interrotto anticipatamente e come può essere fatto
  • Chi è responsabile per le piccole riparazioni (diverse da quelle per le quali il locatore è legalmente responsabile)
  • Se la proprietà può essere affittata a qualcun altro (sublocazione) o avere coinquilini

Quanto dura il contratto di locazione in UK?

I contratti di casa possono avere durata variabile.

Ci sono quelli a lungo termine che ti legano per anni e quelli a breve termine che ti danno un po’ più di flessibilità. La durata del contratto fa la differenza sulle regole che devi seguire, pertanto presta attenzione a ciò che firmi!

Contratti a termine fisso e contratti a breve termine:

  • Contratti di locazione periodo fisso: rinnovo semestrale o annuale
  • Contratti a breve termine: rinnovo mensile o settimanale

Ricorda inoltre che ci sono regole diverse se desideri:

Il Tenancy Deposit Scheme (Sistema di Deposito di Locazione)

Nel Regno Unito, il Tenancy Deposit Scheme (TDS) è un sistema che mira a proteggere i depositi di sicurezza (comunemente chiamati caparra in italiano) dei locatari e a garantire una gestione equa dei fondi tra locatori e affittuari. Secondo le leggi sulla locazione, i locatori sono obbligati a proteggere la caparra dei loro affittuari mediante l’inclusione di questi fondi in uno dei tre regimi di TDS riconosciuti:

Il TDS ha lo scopo di prevenire dispute tra locatori e affittuari riguardo alla restituzione dei depositi al termine del contratto di locazione. Quando un locatore riceve la caparra, è tenuto a registrarne i dettagli presso uno dei regimi di TDS entro un certo periodo di tempo. Questo offre una maggiore trasparenza e rende il processo di restituzione dei depositi più equo.

Se sorgono dispute sulla restituzione dei depositi, il TDS fornisce un servizio di risoluzione delle controversie per aiutare a trovare una soluzione equa. Questo è particolarmente importante in caso di danni alla proprietà o di contestazioni tra le parti.

In sintesi, il Tenancy Deposit Scheme è una misura chiave per garantire la sicurezza finanziaria degli affittuari e promuovere rapporti locatore-affittuario equi e trasparenti nel Regno Unito. È fondamentale che locatori e affittuari comprendano le disposizioni di questo sistema e rispettino le leggi sulla protezione dei depositi di sicurezza per evitare dispute potenziali.

Il Preavviso (notice) in un Contratto di Locazione nel Regno Unito

Il preavviso o, in inglese “notice”, è un aspetto essenziale nei contratti di locazione nel Regno Unito. Tanto il landlord quanto il tenant, hanno il diritto di dare preavviso per terminare il contratto di locazione in conformità con i termini del contratto. Questo processo è regolato da leggi specifiche che determinano quanto lungo deve essere il preavviso e come deve essere notificato.

Di solito, un affittuario deve dare un preavviso adeguato al locatore se desidera terminare il contratto, mentre il landlord deve seguire procedure specifiche se desidera terminare l’affitto. Il preavviso è essenziale per garantire che entrambe le parti abbiano il tempo di organizzare la propria situazione abitativa in modo adeguato.

Il periodo di preavviso richiesto può variare a seconda della durata del contratto e delle specifiche circostanze. È fondamentale che le parti rispettino tali termini per evitare dispute e possibili conseguenze legali. Un contratto di locazione dovrebbe sempre dettagliare chiaramente i requisiti di preavviso.

Il Subaffitto nel Regno Unito

Il subaffitto, noto anche come “subletting“, è una pratica in cui un affittuario affitta parte o l’intera proprietà che ha in affitto a un terzo. Nel Regno Unito, il subaffitto è legale, a condizione che il contratto di locazione originale non vieti espressamente tale pratica. Tuttavia, gli affittuari dovrebbero notificare il loro locatore o richiedere il suo consenso prima di procedere con il subaffitto.

Il subaffitto può essere una soluzione utile per gli affittuari che desiderano condividere spazi o ridurre i costi dell’affitto. Tuttavia, è importante notare che l’affittuario originale rimane responsabile nei confronti del locatore per qualsiasi inadempienza contrattuale o danni alla proprietà. Inoltre, il landlord può richiedere un aumento del canone di locazione se il subaffitto è permesso e comporta un aumento del numero di inquilini.

Per coloro che intendono subaffittare, è consigliabile avere un contratto scritto con il subaffittuario che chiarisca i termini e le condizioni dell’affitto. Questo può aiutare a prevenire dispute future.

Le Leggi e i Regolamenti

Nel Regno Unito, ci sono regole da seguire. Le leggi come l’Housing Act 1988 e il Tenant Fees Act 2019 mettono ordine nella giungla dei contratti di casa. Hanno lo scopo di proteggere te e il tuo portafoglio da brutte sorprese. Il sito Citizens Advice offre una panoramica sui contratti di casa che vorrai certamente leggere.

Diritti e Doveri per il Proprietario e per l’Affittuario

Questi sono alcuni dei diritti e doveri chiave del locatore e dell’affittuario nel Regno Unito, ma è importante notare che la legge può variare in base alla giurisdizione specifica e al tipo di contratto di locazione.

Diritti e doveri per il proprietario

Diritti:

  1. Diritto di Ricevere il Canone di Locazione: Il locatore ha il diritto di ricevere il canone di locazione stabilito nel contratto.
  2. Diritto di Accedere alla Proprietà: Il locatore ha il diritto di accedere alla proprietà per ispezioni o riparazioni, previo preavviso adeguato al locatario.
  3. Diritto di Terminare il Contratto in Caso di Inadempienza: Se il locatario non rispetta i termini del contratto, il locatore ha il diritto di terminare il contratto e richiedere il rilascio della proprietà.
  4. Diritto di Aumentare il Canone di Locazione: In determinate circostanze e con un preavviso appropriato, il locatore ha il diritto di aumentare il canone di locazione.
  5. Diritto di Ricevere Compensazione per Morosità: Se il locatario non paga l’affitto in modo tempestivo, il locatore ha il diritto di richiedere un indennizzo.
  6. Diritto di Richiedere la Revisione dell’Affitto Periodica: In caso di contratti a lungo termine, il locatore ha il diritto di richiedere una revisione periodica del canone di locazione.
  7. Diritto di Richiedere la Rilascio della Proprietà al Termine del Contratto: Alla scadenza del contratto di locazione, il locatore ha il diritto di richiedere il rilascio della proprietà.

Doveri:

  1. Dovere di Fornire una Proprietà Sicura e in Buono Stato: Il locatore ha il dovere di garantire che la proprietà sia sicura e ben tenuta.
  2. Dovere di Riparare e Mantenere la Proprietà: Il locatore ha il dovere di effettuare le riparazioni necessarie e mantenere la proprietà in buone condizioni.
  3. Dovere di Restituire il Deposito di Sicurezza: Al termine del contratto, il locatore ha il dovere di restituire il deposito di sicurezza al locatario, trattenendo solo le somme dovute per danni o inadempienze contrattuali.
  4. Dovere di Fornire un Avviso Adeguato: Il locatore ha il dovere di fornire un avviso adeguato per terminare il contratto o apportare modifiche significative.
  5. Dovere di Rispettare i Diritti del Locatario: Il locatore ha il dovere di rispettare i diritti del locatario, come la privacy e la pace e il godimento tranquillo della proprietà.
  6. Dovere di Fornire Informazioni Legally Obligations: Il locatore ha il dovere di fornire informazioni legalmente obbligatorie, come l’EPC (Certificato di Prestazione Energetica) e il manuale di sicurezza del locatario.

Diritti e Doveri per l’Affittuario

Diritti:

  1. Diritto di Occupare la Proprietà: L’affittuario ha il diritto di occupare la proprietà in base ai termini del contratto di locazione.
  2. Diritto di Vivere in una Proprietà Sicura e Ben Mantenuta: L’affittuario ha il diritto di aspettarsi una proprietà sicura e ben tenuta.
  3. Diritto alla Privacy: L’affittuario ha il diritto alla privacy e alla tranquillità nella proprietà affittata.
  4. Diritto di Richiedere Riparazioni Necessarie: Se la proprietà ha bisogno di riparazioni, l’affittuario ha il diritto di richiederle al locatore.
  5. Diritto a un Preavviso Adeguato: L’affittuario ha il diritto a un preavviso adeguato prima di essere sfrattato o prima di apportare modifiche significative al contratto.
  6. Diritto a un Contratto di Locazione Scritto: L’affittuario ha il diritto a un contratto di locazione scritto che specifichi i termini e le condizioni dell’affitto.
  7. Diritto di Recuperare il Deposito di Sicurezza: Alla fine del contratto, l’affittuario ha il diritto di recuperare il deposito di sicurezza, a meno che non siano dovuti per danni o inadempienze contrattuali.
  8. Diritto a una Revisione Periodica del Canone di Locazione: In alcune circostanze, l’affittuario ha il diritto di richiedere una revisione del canone di locazione.
  9. Diritto alla Non Discriminazione: L’affittuario ha il diritto di non essere discriminato sulla base di razza, religione, genere, orientamento sessuale o altre caratteristiche protette.
  10. Diritto a una Notifica Adeguata per le Riparazioni: L’affittuario ha il diritto di ricevere una notifica adeguata se il locatore deve effettuare riparazioni o manutenzione.

Doveri:

  1. Dovere di Pagare l’Affitto: L’affittuario ha il dovere di pagare l’affitto in tempo e secondo i termini del contratto di locazione.
  2. Dovere di Mantenere la Proprietà in Buone Condizioni: L’affittuario ha il dovere di mantenere la proprietà in buone condizioni, effettuando la pulizia di routine e segnalando i danni.
  3. Dovere di Rispettare i Termini del Contratto: L’affittuario ha il dovere di rispettare i termini e le condizioni del contratto di locazione, compresi i requisiti relativi ai pagamenti e alle regole della proprietà.
  4. Dovere di Consentire l’Accesso per Ispezioni e Riparazioni: L’affittuario ha il dovere di consentire al locatore l’accesso per ispezioni e riparazioni, previo preavviso adeguato.
  5. Dovere di Notificare il Locatore: L’affittuario ha il dovere di notificare tempestivamente il locatore di eventuali problemi o danni nella proprietà.
  6. Dovere di Rispettare le Leggi e le Regole del Condominio: L’affittuario ha il dovere di rispettare tutte le leggi e le regole del condominio che si applicano alla proprietà.
  7. Dovere di Restituire la Proprietà in Buono Stato: Alla fine del contratto, l’affittuario ha il dovere di restituire la proprietà in buono stato, a meno che non siano previste deroghe contrattuali.
  8. Dovere di Pagare le Utenze: L’affittuario ha il dovere di pagare le bollette e le spese relative all’uso della proprietà, come le utenze e le tasse.
  9. Dovere di Rispettare i Vicini: L’affittuario ha il dovere di rispettare i vicini e non arrecare disturbo.
  10. Dovere di Rinnovare o Liberare la Proprietà al Termine del Contratto: Alla fine del contratto, l’affittuario ha il dovere di rinnovare il contratto o liberare la proprietà, a seconda dei termini del contratto.

Risolvere le Dispute

In ogni storia d’amore, c’è spazio per qualche screzio. Ecco dove entrano in gioco le dispute. L’importante è che ci siano strade per risolvere tutto. È importante che entrambe le parti conoscano i propri diritti e doveri contrattuali e legali e cerchino una soluzione collaborativa prima di ricorrere a misure legali più drastiche.

Le dispute tra locatori (landlords) e affittuari (tenants) possono sorgere per una serie di motivi, e la risoluzione pacifica di tali dispute è di fondamentale importanza per garantire una convivenza armoniosa e il rispetto dei diritti di entrambe le parti. Ecco alcune delle dispute comuni e come possono essere affrontate nel Regno Unito:

  1. Arretrati nell’Affitto: Quando un affittuario accumula arretrati nell’affitto, il locatore può iniziare una procedura di sfratto. Tuttavia, la mediazione o la negoziazione possono spesso evitare sfratti e consentire agli affittuari di stabilire un piano di pagamento o di risolvere altre questioni.
  2. Manutenzione e Riparazioni: Le dispute sulla manutenzione e le riparazioni possono sorgere se il locatore non risponde prontamente a richieste di riparazioni. Gli affittuari hanno il diritto di vivere in una proprietà sicura e ben tenuta, e possono rivolgersi alle autorità locali se il locatore non adempie ai suoi doveri.
  3. Restituzione del Deposito: Al termine del contratto, il ritorno del deposito di sicurezza può essere una fonte di dispute. Per risolvere questo problema, il locatore e l’affittuario dovrebbero effettuare un inventario iniziale e finale e accordarsi su eventuali detrazioni per danni o pulizie.
  4. Aumenti del Canone di Locazione: Se il locatore desidera aumentare il canone di locazione, ci sono regole specifiche da seguire, come fornire un preavviso adeguato. Gli affittuari possono contestare gli aumenti ingiustificati.
  5. Terminazione Anticipata del Contratto: Se un affittuario o un locatore desidera terminare il contratto di locazione in anticipo, devono seguire le clausole contrattuali o le leggi sulla terminazione anticipata. Una negoziazione può aiutare entrambe le parti a trovare una soluzione accettabile.
  6. Reclami dei Vicini: Se i vicini si lamentano delle azioni o del comportamento degli affittuari, il locatore deve affrontare la questione con l’affittuario. La comunicazione aperta può contribuire a risolvere tali dispute.
  7. Condizioni Generali della Proprietà: Le dispute possono sorgere in relazione alle condizioni generali della proprietà. Gli affittuari dovrebbero segnalare le preoccupazioni al locatore e, se necessario, alle autorità locali o al servizio di affittuari.
  8. Danneggiamenti e Inadempienze Contrattuali: Se un affittuario danneggia la proprietà o non adempie ai propri doveri contrattuali, il locatore può trattenere parte del deposito o perseguire ulteriori azioni legali.
  9. Dispute Legate al Contratto: Le dispute legate alle clausole del contratto di locazione possono essere risolte attraverso la mediazione o l’arbitrato, se previsto dal contratto.
  10. Violazioni dei Diritti degli Affittuari: Gli affittuari hanno diritti legali, e le violazioni di tali diritti possono essere segnalate alle autorità competenti.

Conclusioni

In breve, i contratti di casa nel Regno Unito sono come la guida per il tuo viaggio nell’acquisto o nell’affitto di una casa. La chiarezza e il rispetto di questi contratti sono la chiave per una convivenza serena tra proprietari e affittuari. E ricordati, ci sono leggi che proteggono tutti, quindi è meglio conoscerle!

Speriamo che questa panoramica semplificata ti abbia dato una comprensione più chiara dei contratti di casa nel Regno Unito.