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Italiani nel Regno Unito: rimpatriare in Italia. Quali sono i tuoi doveri e diritti?

Ragazza con la valigia in mano

Negli ultimi anni, sempre più italiani hanno deciso di trasferirsi nel Regno Unito in cerca di lavoro o nuove opportunità. Tuttavia, alcuni di loro potrebbero essere pronti a rimpatriare in Italia per diversi motivi, come la nostalgia della propria terra natale, la difficoltà di adattarsi alla vita nel Regno Unito o la volontà di essere più vicini alla propria famiglia.

In questo articolo, vedremo come rimpatriare in Italia dal Regno Unito e quali opzioni sono disponibili per coloro che decidono di farlo.

Rimpatriare in Italia dal Regno Unito

Quando sei in procinto di rimpatriare in Italia dal Regno Unito, ci sono alcuni passi da seguire.

Innanzitutto, devi informare le autorità britanniche della tua partenza dal paese. Questo perché, come cittadino dell’Unione Europea, hai il diritto di vivere e lavorare in qualsiasi paese dell’UE, inclusi il Regno Unito e l’Italia. Tuttavia, se decidi di lasciare il Regno Unito, devi informare il governo britannico della tua partenza e della tua nuova residenza.

Per informare il governo britannico della tua partenza dal Regno Unito, devi compilare un modulo di notifica di partenza (il secondo modulo nella pagina). Questo modulo ti consentirà di informare le autorità britanniche della tua partenza e richiedere un eventuale rimborso delle tasse pagate in eccesso.

Una volta che hai informato le autorità britanniche della tua partenza, puoi concentrarti sulla tua nuova vita in Italia. Tuttavia, se hai lavorato nel Regno Unito e stai cercando un lavoro in Italia, potresti essere interessato a sapere che hai diritto a fare richiesta di disoccupazione per rimpatriati.

La disoccupazione per rimpatriati è un’indennità a cui hanno diritto coloro che hanno lavorato all’estero e che tornano a vivere in Italia. Questa indennità ti aiuterà a coprire le spese mentre cerchi un nuovo lavoro in Italia.

A chi è rivolta la disoccupazione per rimpatriati

Ecco una lista dei requisiti per poter richiedere la disoccupazione per rimpatriati in Italia:

  • Essere cittadino italiano o dell’Unione Europea
  • Aver lavorato all’estero per un periodo di tempo
  • Aver deciso di rimpatriare in Italia
  • Presentare il DID all’ufficio di collocamento competente entro 30 giorni dalla data di rimpatrio
  • Fornire la documentazione richiesta, come una copia del passaporto, della carta d’identità italiana, della tessera sanitaria italiana e un documento che attesti l’attività lavorativa all’estero.

Come fare richiesta di disoccupazione per rimpatriati

Per fare richiesta di disoccupazione per rimpatriati, devi presentare il DID (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro) all’ufficio di collocamento italiano competente per territorio  (alternativamente all’INPS o al CAF) entro 30 giorni dalla data di rimpatrio in Italia. È importante notare che questa indennità può essere richiesta indipendentemente dal paese in cui hai lavorato all’estero, non solo nel Regno Unito.

Per presentare la domanda di disoccupazione per rimpatriati, devi compilare il modulo di richiesta e presentare la documentazione richiesta, tra cui:

  • una copia del passaporto
  • una copia della carta d’identità italiana
  • una copia della tessera sanitaria italiana
  • un documento che attesti la tua attività lavorativa all’estero (ad esempio, una copia del contratto di lavoro o un certificato di servizio)

Inoltre, devi essere iscritto al sistema pubblico di collocamento italiano e devi dimostrare di aver cercato lavoro attivamente durante i primi sei mesi dal tuo arrivo in Italia. In caso contrario, la richiesta di disoccupazione potrebbe essere respinta.

È importante notare che l’importo dell’indennità di disoccupazione per rimpatriati dipenderà dal tuo ultimo stipendio percepito all’estero. Inoltre, l’indennità viene erogata per un massimo di sei mesi e può essere estesa a dodici mesi se hai almeno 35 anni di età e hai lavorato all’estero per almeno cinque anni.

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Altre opzioni per rimpatriare in Italia

Se quando hai vissuto all’estero, non hai lavora, o se preferisci trovare un lavoro prima di rimpatriare in Italia, ci sono altre opzioni a tua disposizione.

Una delle opzioni più comuni è quella di cercare lavoro in Italia prima di rimpatriare. Puoi utilizzare siti di annunci di lavoro come LinkedIn, Monster, Indeed o InfoJobs per cercare opportunità di lavoro in Italia nella tua area di competenza.

In alternativa, puoi contattare direttamente le aziende in Italia in cui potresti essere interessato a lavorare e inviare loro il tuo curriculum vitae.

In ogni caso, è importante pianificare attentamente il tuo rimpatrio in Italia, tenendo conto dei costi di trasporto, alloggio e vita in Italia. Inoltre, se hai vissuto all’estero per diversi anni, potrebbe essere necessario affrontare alcune difficoltà nell’adattarsi nuovamente alla vita in Italia.

Conclusione

Rimpatriare in Italia dal Regno Unito può sembrare un’impresa complicata, ma con la giusta pianificazione e preparazione è possibile farlo con successo. È importante informare le autorità britanniche della tua partenza e presentare la domanda di disoccupazione per rimpatriati se hai lavorato all’estero.

In alternativa, se preferisci cercare lavoro in Italia prima di rimpatriare, ci sono diverse opzioni a tua disposizione, come siti di annunci di lavoro o contattare direttamente le aziende italiane.

In ogni caso, ricorda di pianificare attentamente il tuo rimpatrio, tenendo conto dei costi e delle difficoltà nell’adattarsi nuovamente alla vita in Italia. Con la giusta preparazione e un po’ di fortuna, puoi rimpatriare in Italia e iniziare una nuova vita nella tua terra natale.

UK Global Health Insurance Card (GHIC)

Global health insurance card - GHIC

Che cos’è la tessera GHIC UK?

La UK GHIC Card e la Global Health Insurance Card ti consentono di ottenere l’assistenza sanitaria statale in Europa a un costo ridotto o talvolta gratuitamente.

Se possiedi una tessera europea di assicurazione sanitaria (EHIC), questa sarà valida fino alla data di scadenza indicata sulla tessera. Una volta scaduta, dovrai richiedere la nuova tessera GHIC.

 

Nota bene: GHIC e EHIC non sostituiscono l’assicurazione di viaggio.

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Dove puoi usare la tua carta

Per visitare un paese dell’UE:

  • Puoi utilizzare la GHIC card o la EHIC card se viaggi in un paese dell’UE.

Per visitare la Svizzera:

  • Esistono regole diverse per l’utilizzo della carta GHIC o EHIC in Svizzera.

Per utilizzare le GHIC o EHIC in Svizzera, devi essere uno dei seguenti:

  • Un cittadino britannico
  • Un cittadino svizzero
  • Un cittadino dell’UE
  • Un rifugiato
  • Un apolide
  • La persona a carico o superstite di una persona con una di queste nazionalità o status

Per visitare Norvegia, Islanda o Liechtenstein

  • Non è possibile utilizzare la GHIC o la EHIC card per visitare Norvegia, Islanda o Liechtenstein. Avrai bisogno di un’assicurazione di viaggio con copertura sanitaria.
  • Tuttavia è possibile utilizzare un passaporto Britannico per ottenere l’assistenza sanitaria necessaria in Norvegia (ad esempio cure di emergenza o per curare una condizione preesistente).

Come richiedere la carta GHIC

Puoi richiedere la GHIC card sul nostro sito web.

Dovrai fornire il tuo:

  • Nome e cognome
  • Indirizzo
  • Data di nascita
  • Numero di assicurazione nazionale o NHS (Inghilterra e Galles)
  • Numero CHI (Scozia)
  • Numero di sanità e assistenza (Irlanda del Nord)

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Chi può richiedere una nuova EHIC card?

Alcune persone possono richiedere la nuova UK EHIC card che possono utilizzare in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, nonché nei paesi dell’UE.

Le persone che possono richiedere la nuova carta includono:

  • Cittadini di UE, Norvegia, Islanda, Liechtenstein o Svizzera che hanno iniziato a vivere nel Regno Unito prima del 1° gennaio 2021 e le loro famiglie.
  • Alcuni pensionati statali britannici che hanno iniziato a vivere nell’UE, in Norvegia, in Islanda, nel Liechtenstein o in Svizzera prima del 1° gennaio 2021 e le loro famiglie.
  • Studenti del Regno Unito che hanno iniziato a vivere e studiare nell’UE, in Norvegia, in Islanda, nel Liechtenstein o in Svizzera prima del 1 gennaio 2021.