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Child Benefits – Assegni familiari – UK 2023

Bambini in bianco e nero

Cosa sono i Child benefits?

I Child Benefits (Child Benefits) sono pagamenti che vengono fatti dallo Stato ai genitori per aiutare a coprire i costi dell’educazione e della crescita dei loro figli. In Gran Bretagna, i Child Benefits sono gestiti dall’HMRC.

I genitori che hanno figli a carico e che soddisfano i requisiti di reddito possono richiedere i Child Benefits. L’importo dei Child Benefits varia a seconda del numero di figli a carico e dell’età dei figli.

Le tariffe settimanali di pagamento per gli assegni familiari aumenteranno da aprile, con pagamenti attuali di £21.80 per il primo figlio e £14.45 per il secondo figlio.

I Child Benefits possono essere utilizzati per coprire i costi dei libri scolastici, dei vestiti, della mensa scolastica, delle attività extracurriculari, delle vacanze e altri costi legati all’educazione e alla crescita dei figli.

Inoltre, per i bambini fino ai 16 anni, esiste un Child Tax Credit che è una forma di supporto finanziario per le famiglie con redditi bassi o medio-bassi e per i bambini fino ai 18 anni c’è il Universal Credit, un sostegno finanziario che copre le spese delle famiglie per le necessità quotidiane come l’affitto, cibo, luce e riscaldamento.

E’ possibile richiedere gli assegni familiari per i bambini di età massima di 16 anni o fino a 20 anni se i bambini seguono un’istruzione a tempo pieno o sono iscritti a un corso di formazione approvato dal governo.

I Child Benefits in Gran Bretagna vengono pagati ogni settimana o ogni quattro settimane, a seconda della scelta del richiedente. Il pagamento viene effettuato direttamente sul conto bancario del genitore che ha presentato la domanda.

Di solito, i pagamenti per i figli vengono effttuati il lunedi o il giovedì, ma questo può variare a seconda delle festività e dei giorni festivi.

Se un genitore cambia il proprio metodo di pagamento, ad esempio passando da un pagamento mensile a quello settimanale, ci possono essere dei ritardi nel ricevere il pagamento successivo.

In caso di problemi o ritardi nei pagamenti, è possibile contattare l’ufficio delle prestazioni per la famiglia per chiedere assistenza.

RICHIEDI GLI ASSEGNI FAMILIARI ORA

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Come cambiani i pagamenti degli assegni familiari?

Per un figlio maggiore o unico figlio, le famiglie attualmente ricevono £21.80 a settimana più £14.45 per eventuali figli aggiuntivi.

Ogni anno, dal 12 aprile, l’importo aumenta sensibilmente di qualche sterlina.

Tuttavia, se un richiedente o il suo partner guadagna più di £ 50.000 all’anno, una parte di esso deve essere rimborsata alla fine dell’anno fiscale.

Questo è a un tasso dell’1% per ogni £100 guadagnati oltre £50.000. Se si guadagnano più di £60.000 in un anno, l’intero importo deve essere rimborsato.

Come funziona?

Ricevi gli assegni familiari se sei responsabile dell’educazione di un figlio che:

Richiedendo gli assegni familiari:

Quanto riceverai?

Sono previste 2 tariffe per gli assegni familiari.

A chi e’ rivolto il pagamentoTARIFFA (SETTIMANALE)
Figlio maggiore o unico£21.80
Bambini aggiuntivi£14.45 per child

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Come e quando vengono pagati gli assegni familiari

Gli assegni familiari vengono in genere pagati ogni 4 settimane di lunedì o martedì.

Eleggibilità

Solo una persona può richiedere gli assegni familiari per un figlio, quindi devi decidere se è meglio per te o per l’altro genitore richiederli. La persona che ne fa richiesta otterrà crediti per la pensione statale se non lavora o guadagna meno di £184 a settimana.

Normalmente hai diritto agli assegni familiari se sei responsabile di un figlio di età inferiore a 16 anni (o inferiore a 20 anni se continua a seguire un’istruzione o formazione approvata) e vivi nel Regno Unito.

Di solito sei responsabile di un bambino se vivi con loro o stai pagando almeno lo stesso importo dell’assegno per figli (o l’equivalente in natura) per prenderti cura di loro, ad esempio cibo, vestiti o paghetta.

Quanto tempo ci vuole per ottenere i primi pagamenti?

Possono essere necessarie dalle 6 alle 12 settimane per elaborare una nuova richiesta di Child Benefit (o più tempo se sei nuovo nel Regno Unito, fino a 26 settimane). Il pagamento dei Child Benefits può essere retrodatato fino a 3 mesi.

Richiedi i benefits per la prima volta

Fai richiesta degli assegni familiari sul nostro sito e invialo all’Ufficio per gli assegni familiari. Ti forniremo tutte le informazioni una volta invataci la richiesta.

Se tuo figlio è adottato, invia il certificato di adozione originale insieme al modulo. Puoi ordinare un nuovo certificato di adozione se hai perso l’originale.

Se non disponi del certificato di cui hai bisogno, invia subito il modulo di richiesta e invia il certificato una volta ottenuto.

Aggiungi un bambino a una richiesta esistente

Chiama l’help center per gli assegni familiari se:

  • tuo figlio ha meno di 6 mesi e vive con te
  • tuo figlio è nato nel Regno Unito e la sua nascita è stata registrata in Inghilterra, Scozia o Galles più di 24 ore fa
  • sei un cittadino britannico o irlandese e hai vissuto nel Regno Unito dall’inizio della tua richiesta

Quando chiami, avrai bisogno di:

  • numero di assicurazione nazionale – NIN
  • certificato di nascita del bambino

AIRE: Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero

Aire Anagrafe Italiana Residenti Estero

AIRE – Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero

L’iscrizione all’AIRE diventa fondamentale in alcuni casi. Ma cos’è l’AIRE?

L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi. E’ gestita dai Comuni sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle Rappresentanze consolari all’estero.

L’iscrizione all’AIRE è un diritto-dovere del cittadino ed è importante per poter usufruire di una serie di servizi forniti dalle Rappresentanze consolari all’estero, per esempio:

  • La possibilità di votare per elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel Paese di residenza, e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo nei seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare nei Paesi appartenenti all’UE.
  • Ottenere il rilascio o rinnovo di documenti di identità e di viaggio (comprese le certificazioni).
  • Rinnovare la patente di guida (in Paesi Extra-Europei).

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Chi deve effettuare l’iscrizione all’AIRE?

  • chi trasferisce la propria residenza all’estero per periodi superiori a 12 mesi.
  • il cittadino che risiede già all’estero, quindi sia chi è nato all’estero, sia chi ha acquistato la cittadinanza italiana a qualsiasi titolo.

Non è necessario iscriversi all’AIRE:

  • quando ci si reca all’estero per un periodo di tempo inferiore ad un anno.
  • I lavoratori stagionali.
  • I dipendenti di ruolo dello Stato in servizio all’estero, che siano notificati ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari rispettivamente del 1961 e del 1963.
  • I militari italiani in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO dislocate all’estero.

Come si fa l’iscrizione all’AIRE online?

L’iscrizione all’AIRE è completamente effettuata dopo la notifica dell’interessato all’Ufficio consolare entro 90 giorni dal trasferimento della residenza e comporta la contestuale cancellazione dall’Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) del Comune di provenienza.

Se vuoi evitare lunghe code al consolato, l’iscrizione si può effettuare anche online, tramite il portale Fast.it, accedendo con SPID o registrandosi al portale. Un altro metodo è quello di compilare i moduli che si trovano nei siti web degli Uffici Consolari, a cui allegare la documentazione che provi l’effettiva residenza nella circoscrizione consolare e una copia del documento di identità.

Ulteriori informazioni sono reperibili nei siti web degli Uffici consolari.

Come dimostrare l’effettivo trasferimento in Inghilterra?

Al fine di dimostrare l’effettivo trasferimento in Inghilterra, è possibile utilizzare qualsiasi mezzo di prova di natura documentale:

  • La sussistenza della dimora abituale in UK, sia personale che dell’eventuale nucleo familiare.
  • L’iscrizione ed effettiva frequenza dei figli presso istituti scolastici o di formazione in Gran Bretagna.
  • Lo svolgimento di un rapporto lavorativo a carattere continuativo, stipulato in un paese britannico, ovvero l’esercizio di una qualsiasi attività economica con carattere di stabilità.

Esempi di documenti validi ad accertare la residenza sono: il certificato di residenza rilasciato dall’autorità estera, permesso di soggiorno, carta di identità straniera, bollette di utenze residenziali, copia del contratto di lavoro, lettera rilascio NIN, bank statement ecc.

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Cosa cambia dopo l’iscrizione all’AIRE?

Questa è una delle domande più frequenti. Cosa succede quando ti registri all’AIRE?

  • Perdi il medico di base in Italia.
  • Si perde la possibilità di comprare medicinali attraverso il pagamento del ticket negli ospedali e farmacie.
  • Perdi il diritto di usufruire dell’assistenza sanitaria offerta dalla mutua. E’ possibile beneficiare soltanto dell’assistenza sanitaria urgente, ovvero quella garantita dal pronto soccorso, per un periodo di 90 giorni, anche non consecutivi. Per ottenere le prestazioni ospedaliere urgenti devi presentare una dichiarazione sostitutiva di certificazione in cui attesti la data, il luogo di nascita, la residenza e la cittadinanza italiana (informazioni idonee a comprovare il tuo status di emigrato cioè nato in Italia) e  che non sei in possesso di una copertura assicurativa sanitaria pubblica o privata.

In ogni caso, il resto delle visite potrai farle nel paese europeo in cui vivi, non rimarrai scoperto dall’assistenza medica.

Quali sono i vantaggi di registrarsi all’AIRE?

I vantaggi di registrarsi all’AIRE sono molteplici. Oltre a quelli elencati all’inizio dell’articolo, gli ulteriori vantaggi riguardano soprattutto il lato fiscale.  Se sceglierai di lavorare all’estero, mantenendo la residenza italiana, al momento della dichiarazione dei redditi dovrai far fronte ad una doppia tassazione. Quando un soggetto fiscalmente residente in Italia, percepisce redditi esteri, è tenuto a dichiararli nello Stato di residenza fiscale (Italia). In ogni caso, per conoscere tutti i vantaggi di registrarsi all’AIRE e per casi specifici, suggerisco di parlare con un commercialista.

L’iscrizione all’AIRE basta per essere in regola con il fisco?

Le imposte sono generalmente dovute nel paese di residenza. Pertanto gli italiani che risiedono in UK dovranno mettersi in regola con il pagamento delle imposte nei confronti di Sua Maestà e saranno tenuti a versare le tasse allo stato italiano limitatamente ai redditi prodotti in Italia o nel caso possiedano dei beni nel bel paese (p.es. immobili).

Infatti in Italia, ai fini delle imposte sul reddito sono considerati non residenti coloro che non sono iscritti nelle anagrafi comunali dei residenti per la maggior parte del periodo d’imposta, cioè per almeno 183 giorni (184 per gli anni bisestili) e non hanno, nel territorio dello Stato italiano, né il domicilio (sede principale di affari e interessi) né la residenza (dimora abituale).

Se manca anche una sola di queste condizioni i contribuenti interessati sono considerati ancora residenti e pertanto tenuti a presentare annualmente all’Agenzia delle Entrate italiana la propria dichiarazione dei redditi e a versare le relative imposte anche per i redditi (o parte di essi) eventualmente prodotti all’estero. Maggiori informazioni le puoi trovare nella mini guida dell’agenzia dei lavoratori italiani all’estero.

Per iniziare a far valere i propri diritti di residenti britannici, risulta importante il passaggio formale dell’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). Maggiori informazioni su residenti italiani e residenti all’estero, le puoi trovare nell’articolo L’iscrizione anagrafica è elevata a presunzione assoluta di residenza.

Aggiornamento all’AIRE

L’aggiornamento dell’AIRE è responsabilità dal cittadino.
L’interessato deve tempestivamente comunicare all’ufficio consolare:

  • Il trasferimento della propria residenza o abitazione.
  • Le modifiche dello stato civile anche per l’eventuale trascrizione in Italia degli atti stranieri (matrimonio, nascita, divorzio, morte, ecc.).
  • Il rientro definitivo in Italia.
  • La perdita della cittadinanza italiana.

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Il mancato aggiornamento delle informazioni, in particolare di quelle riguardanti il cambio di indirizzo della propria circoscrizione consolare, rende impossibile il contatto con il cittadino e il ricevimento della cartolina o del plico elettorale in caso di votazioni.

È importante che il connazionale comunichi il proprio indirizzo in modo corretto e completo attenendosi alle norme postali del Paese di residenza.

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Cancellazione iscrizione AIRE: e se si torna in Italia?

La cancellazione dall’AIRE avviene:

  • Per iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) di un Comune italiano a seguito di trasferimento dall’estero o rimpatrio.
  • In caso di morte, compresa la morte presunta giudizialmente dichiarata.
  • Per irreperibilità presunta, salvo prova contraria, trascorsi cento anni dalla nascita o dopo la effettuazione di due successive rilevazioni,
  • Oppure quando risulti non più valido l’indirizzo all’estero comunicato in precedenza e non sia possibile acquisire quello nuovo.
  • Per perdita della cittadinanza italiana.
Il cittadino italiano proveniente dall’estero che intende trasferirsi in Italia, dovrà presentarsi personalmente all’Ufficio di anagrafe del comune in cui vuole risiedere (eventualmente anche diverso da quello di iscrizione AIRE) e dichiarare l’indirizzo presso cui intende assumere la residenza in Italia.

Iscrizione AIRE minorenni

Sono presenti dei minori nel nucleo familiare? Ci possono essere due casi:

  • Se il minore è un italiano nato all’estero, e i genitori genitori risiedono all’estero, viene fatta contestualmente alla trascrizione dell’atto di nascita.
  • Se il minore è italiano, nato in Italia, e i genitori risiedono all’estero, l’iscrizione viene fatta direttamente dall’Ufficiale d’Anagrafe in Italia contestualmente alla denuncia della nascita. Il Comune provvederà ad informare in seguito il l’Ufficio consolare per l’aggiornamento dell’anagrafe consolare.

Se il minore convive con un solo genitore, è obbligatoria, sia che essi convivano con il solo genitore italiano, sia che convivano con il solo genitore straniero. La domanda di iscrizione può essere presentata da entrambi i genitori (anche il genitore non convivente con il minore), preferibilmente provvisto di delega.

E coloro che non sono ancora pronti a fare il salto dell’iscrizione all’AIRE e a rinunciare alla residenza italiana ma hanno interessi, affetti e domicilio in UK?

Niente paura, la Gran Bretagna di norma li considera contribuenti italiani e non chiederà loro il pagamento delle imposte sui redditi. E nel caso di lavoratori dipendenti ai quali il datore di lavoro inglese ha già trattenuto e versato imposte a Sua Maestà, queste potranno essere detratte in Italia in sede di dichiarazione dei redditi. Perché, è bene ricordarlo, chi risulta residente in Italia, anche se lavora (anche da dipendente) in UK, sarà tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi italiana anche se non ha redditi o proprietà in Italia.

 

Disclaimer:
Il seguente articolo prende spunto da informazioni contenute nei siti del Consolato Italiano, Servizi Consolari Online e Fisco Oggi.

Come conseguire un lavoro da tassista a Londra

Taxi cab Londra

A Londra i mezzi di trasporto sono usati quotidianamente da milioni di persone, e le opportunità per lavorare in questo settore non mancano. A Londra i taxi si dividono principalmente in due categorie: ci sono gli emblematici black cabsi taxi neri della compagnia Transport for London, e quelli di compagnie private, tra cui Uber. Vediamo insieme come conseguire un lavoro da tassista a Londra. 

Black Cabs

Lavorare come tassista per i famosi taxi neri di Londra richiede una vasta conoscenza della geografia della capitale britannica, che verrà esaminata con delle prove scritte e orali. La particolarità degli autisti dei black cabs è quella di non usare i navigatori satellitari, indispensabili per molti di noi per poter navigare con facilità a Londra. Dovrai quindi conoscere ognuna delle 25.000 strade londinesi, i suoi alberghi, parchi, musei, attrazioni e molto altro ancora. L’esame da sostenere, chiamato Knowledge, è considerato come uno dei più difficili al mondo, e per passarlo dovrai conoscere le strade di Londra come se avessi una mappa della città stampata nel tuo cervello. 

Se questa sfida non ti fa paura, puoi cominciare recandoti sul sito della TfL e creare un account per poter preparare la tua domanda d’iscrizione. Puoi iscriverti a partire dai 18 anni, ma non potrai ricevere la tua licenza fino al compimento dei 21 anni. In seguito sarai sottoposto ad una visita medica e al controllo della tua fedina penale, per i quali ti verrà chiesto di pagare. Nel caso di un esito positivo, potrai allora cominciare gli studi per prepararti agli esami. Ci sono diverse scuole che offrono questo servizio e i prezzi variano molto, perciò ti consigliamo di fare delle ricerche per trovare l’istituto più adatto alle tue esigenze. È solito noleggiare o comprare uno scooter per navigare le vie della capitale e memorizzarle: questo ovviamente è un costo importante da non tralasciare.

In media ci vogliono dai due ai quattro anni per ottenere il green badge e diventare tassista di un black cab. Ci saranno in seguito altri costi da affrontare: dovrai scegliere se noleggiare o comprare la macchina, il carburante, l’assicurazione e il costo di manutenzione del veicolo. 

Lavorare come autista di un black cab è molto gratificante, ma la preparazione è lunga e costosa. Nel caso questo percorso non faccia per te, ci sono altre compagnie a Londra che ti permetteranno di lavorare come tassista senza dover trascorrere anni a studiare. 

Uber

Diventare tassista Uber a Londra è un’opzione sempre più popolare: bastano pochi requisiti per cominciare ad intraprendere questa attività, e la flessibilità che Uber offre ti permetterà di lavorare a tempo pieno o parziale, durante gli orari che preferisci.

Una patente valida ed un veicolo assicurato sono ovviamente indispensabili per il lavoro di tassista, ma quali sono gli altri requisiti per lavorare da Uber? Scopriamoli insieme.  

Tassista di Uber alla guida

Prima di iscriversi

Per lavorare come tassista Uber bisogna avere almeno qualche anno di esperienza: questi dipendono dal luogo in cui vuoi lavorare, e nel caso di Londra gli anni richiesti sono tre. Bisogna inoltre avere almeno 21 anni per poter lavorare per questa compagnia.  

Nel caso ti sia spostato a Londra con la tua patente italiana, dovrai convertire quest’ultima per poter guidare con Uber. Nonostante si possa guidare una macchina con targa italiana in tutti gli stati membri dell’UE per sei mesi, dovrai registrare il veicolo in Inghilterra e pagare le tasse inglesi nel momento in cui risiedi in questo stato. 

Puoi scegliere se noleggiare una macchina o usare la tua. Nel caso decidessi di optare per la seconda opzione, la tua macchina dovrà rispettare certi requisiti: 

  • Non deve avere più di dieci anni; 
  • Deve essere munita di cinque porte e cinture di sicurezza per tutti i passeggeri; 
  • Deve essere controllata da un’officina Uber; 
  • Avere una polizza assicurativa nella quale compare il tuo nome;
  • Non deve essere un van o un taxi. 

Dovrai munirti inoltre di uno smartphone per poter scaricare l’app di Uber, indispensabile per poter praticare questo lavoro.  

Londra ha dei requisiti specifici oltre a quelli sopracitati. Per poter diventare autista Uber a Londra avrai bisogno di munirti di una licenza di noleggio privato della Transport for London (TfL), nota anche come PCO (Public Carriage Officer). Puoi richiedere questa licenza in modo autonomo o con l’aiuto di Uber, e ti saranno richieste una visita medica e un test di lingua inglese. 

Uber opera in oltre 600 città in tutto il mondo, ciò ti permette di valutare un eventuale trasferimento in un’altra città o paese.

L’iscrizione

Puoi iscriverti sul sito ufficiale di Uber. Oltre alle informazioni standard come i tuoi dati personali, ti verrà richiesto di inserire un numero di conto corrente e di inviare una fotografia per il tuo profilo. Questa deve essere una foto di profilo che include il tuo viso fino alle spalle, senza occhiali da sole e su sfondo neutro.

Una volta inviata la tua domanda riceverai una licenza privata rilasciata direttamente da Uber: questa ti certifica come suo autista. In seguito sarai invitato a partecipare a un test di gruppo, durante il quale ti sarà richiesto di portare con te i tuoi documenti personali, tra cui documento d’identità, patente valida nel Regno Unito, NINproof of address.

Il lavoro e la paga

Il lato positivo di Uber è quello di offrire un lavoro molto flessibile: ti permette sia di lavorare qualche ora ogni settimana per arrotondare lo stipendio, sia di lavorare a tempo pieno; di conseguenza, più lavori e più guadagni. Uber ti consente di guidare fino a 12 ore (i tempi morti mentre non guidi e aspetti clienti non contano), e in seguito l’app ti impone una pausa di almeno sei ore.  

Il 25% del prezzo che il cliente paga va a Uber, il resto è tuo. Da questo restante 75% dovrai però sottrarre diverse spese, tra cui le tasse, il carburante, il costo del noleggio della macchina o della manutenzione se usi la tua. Secondo i dati riferiti da Uber, un autista che lavora circa 40 ore a settimana guadagna intorno alle £550 nette a settimana 

Se vuoi guadagnare di più con Uber puoi farlo con Uber Eats, un servizio di consegna di alimenti a domicilio simile a Deliveroo: il lavoro consiste nel ritirare il cibo dal luogo scelto dal cliente per portarglielo direttamente a casa.   Uber eats il cibo a domicilio con Uber

Bolt

Bolt è estremamente simile a Uber: il lavoro funziona tramite app e consiste nel trasportare i clienti da un punto A a un punto B. Ci sono però alcune differenze da notare:

  • Il costo minimo di un viaggio è più basso rispetto a Uber;
  • Bolt ha una commissione del 15%, Uber del 25%;
  • I viaggi Uber rappresentano l’80% dei servizi ride-hailing di Londra, quindi ci saranno meno opportunità di guadagno con Bolt, essendo nettamente meno popolare rispetto alla compagnia rivale.

Deliveroo

Deliveroo è simile a Uber Eats: attraverso l’app per smartphone, i clienti possono ordinare cibi dal loro ristorante preferito, e il tuo lavoro sarà quello di recarti al ristorante per ritirare il cibo e consegnarlo al domicilio del cliente. Lavorare per questa compagnia offre molta flessibilità, poiché potrai lavorare quando e quanto vorrai, senza un orario minimo da rispettare.  

La particolarità di Deliveroo è quella di lavorare non con una macchina, ma con una moto, scooter o bicicletta. Per poter lavorare avrai bisogno di munirti di un veicolo e di uno smartphone per scaricare l’app. Dovrai inoltre dimostrare di avere il diritto di lavorare nel Regno Unito, e la tua fedina penale sarà controllata. Qualora tutto fosse in regola, Deliveroo ti invierà gratuitamente il loro kit (borsa termica, giacca ecc.) e sarai pronto a lavorare.  

Secondo Deliveroo i suoi lavoratori possono guadagnare fino a £120 al giorno. In media potrai guadagnare una decina di sterline all’ora, ma negli orari di punta (specialmente venerdì e sabato sera) questa cifra può raddoppiare. Nel caso ricevessi una mancia a fine consegna, questa sarà tua al 100%, e se conosci qualcun altro interessato a lavorare per Deliveroo, potrai ricevere fino a £250 per ogni persona che accetta il tuo invito a lavorare per la compagnia.  

Per quanto riguarda l’assicurazione, essa è completamente inclusa ed effettiva dal momento che diventi un lavoratore di Deliveroo.

Deliveroo dichiara di spendere milioni di sterline per coprire qualsiasi danno che possa accadere durante il tuo lavoro, a te o agli altri. Nel caso un ciclista recasse danno ad un altro autista, c’è una copertura di £1.000.000, e nel caso avessi bisogno di essere ammesso al pronto soccorso per un incidente avrai diritto ad una copertura fino a £7.500. 

A differenza di quanto si possa pensare, in tutti questi lavori non sarai considerato come dipendente bensì come lavoratore autonomo. Dovrai quindi registrarti come tale sul sito dell’HMRC e dichiarare il tuo reddito per poter pagare le tue tasse. 

Stai considerando di diventare tassista a Londra? Facci sapere nei commenti! 

Titoli professionali e salari in Inghilterra

Lavoro d'ufficio, uomo scrive al computer

Quando cerchiamo un lavoro su internet, usiamo quasi sempre un titolo professionale come parola chiave per trovare le posizioni più adatte a noi. In questo articolo scopriremo insieme i diversi titoli professionali inglesi e le corrispondenti paghe.

Cosa indica un titolo professionale?

I titoli professionali possono avere diversi valori. Titoli come supervisor, manager director indicano il tuo livello nella compagnia o azienda: troverai spesso questi titoli nei lavori di management. Altri titoli, come receptionist, chef barista descrivono il tuo lavoro. I titoli possono spesso essere accoppiati: nel caso di un’azienda con diversi accountants, si usano titoli come senior accountant per sottolineare la differenza in grado. Su internet si può spesso trovare la lista con tutte le posizioni per le aziende più importanti, chiamata organisation chart. Per ogni posizione potrai cercare in seguito il salary range, un’indicazione di quanto puoi aspettarti di essere pagato per quella specifica posizione.

Un sito molto utile è Glassdoor: puoi usarlo non solo per cercare proposte di lavoro, ma anche la paga, i compiti da svolgere e le conoscenze richieste. Poiché sono gli impiegati stessi a condividere questi dettagli sul sito, potrai anche trovare esperienze personali e le domande chieste durante il colloquio. 

È quindi importante conoscere i titoli relativi al tuo campo di interesse, così da poter facilmente trovare il tuo lavoro ideale. Ecco una breve lista delle posizioni principali nei diversi campi:

  • Business: consultant, human resources (HR) administrator, public relations manager, communications executive;
  • Media: Market analyst, social media strategist, media officer, campaign manager;
  • Lavori a contatto col pubblico: Customer service assistant, waiter, receptionist, travel consultant;
  • Lavori manuali: builder, electrician, plumber, delivery driver;
  • Lavori tecnici: engineer (software, electrical, maintenance ecc.), GP (General practitioner), IT consultant.

Per le prime esperienze lavorative, cerca annunci per entry level jobs: questi sono posti di lavoro dedicati a neolaureati e che non richiedono esperienza nel settore. Queste posizioni sono ideali per coloro che desiderano acquisire esperienza nel loro campo di lavoro per poi progredire nell’azienda.

Tutte le posizioni citate sopra sono soggette al minimum wage, la paga minima obbligatoria nel Regno Unito (leggi questo articolo per saperne di più). Vediamo ora quali sono i lavori non soggetti alla paga minima.

Apprenticeship

Gli apprenticeships sono soggetti ad una paga minima nazionale, ma essa è inferiore rispetto a quella per le posizioni sopracitate. L’apprenticeship (apprendistato) è un’alternativa per coloro che non desiderano frequentare l’università: esso ti permette di studiare e lavorare in alternanza, così da poter acquisire le competenze necessarie per inserirti nel mondo del lavoro. Il lavoro svolto durante il tuo apprendistato è retribuito, ma a seconda della tua età e dell’anno di apprendistato che frequenti sarai pagato di meno rispetto a un tuo coetaneo in un lavoro convenzionale.

La paga minima cambia ogni aprile, perciò è consigliabile controllare il sito ufficiale del governo per gli ultimi aggiornamenti. Al momento la paga minima è di £4.15 all’ora per gli apprendisti fino ai 19 anni e per coloro con più di 19 anni frequentanti il primo anno di corso. Per esempio, un apprendista sedicenne e un venticinquenne frequentanti il primo anno di apprendistato avranno diritto ad una paga minima di £4.15. A partire dal secondo anno di corso, tutti gli apprendisti che hanno compiuto i 19 anni di età avranno diritto alla stessa paga minima dei loro coetanei non apprendisti. Completato il primo anno, l’apprendista venticinquenne guadagnerà £8.20 a partire dal secondo anno.

Per poter frequentare un corso di apprendistato nel Regno Unito dovrai avere almeno 16 anni, avere un indirizzo permanente nel Regno Unito e non frequentare la scuola dell’obbligo o un corso universitario a tempo pieno.

Lavoro in fabbrica, uomo usando la smerigliatrice

Volontariato

Nonostante le esperienze di volontariato non siano retribuite, esse rappresentano un’esperienza unica non solo per migliorare il proprio inglese, ma anche per acquisire conoscenze e competenze essenziali per inserirti più tardi nel mondo del lavoro. Le esperienze di volontariato sono sempre ben viste dai datori di lavoro, e sempre più persone intraprendono questa attività per arricchire il proprio curriculum. Le possibilità sono numerosissime e ti sarà impossibile non trovare un’opportunità adatta a te.

Come specificato sopra, le esperienze di volontariato non sono retribuite, ma qualora dovessi recarti all’estero, il costo del viaggio e dell’alloggio sono quasi sempre pagati dall’organizzazione. Un sito per cominciare le tue ricerche è do-it.org, tramite il quale potrai cercare opportunità in base alla tua localizzazione, ai tuoi interessi, o alle cause a cui tieni maggiormente. Il volontariato ti offrirà inoltre la possibilità di incontrare persone con cui condividere le passioni e gli stessi interessi, indispensabili per arricchire i tuoi contatti professionali.

Freelance e self-employed

Sempre più persone decidono di lavorare in proprio per più flessibilità e controllo sulla propria carriera. La burocrazia inglese è nota per essere più semplice rispetto a quella italiana: basta infatti compilare un modulo sul sito dell’HMRC per dichiarare la vostra attività.

Per creare una società dovrai invece recarti su questa pagina. I tempi di attesa variano tra gli otto e i dieci giorni, e il costo della domanda è attualmente di £40. Potrai eventualmente richiedere che la tua società venga registrata il giorno stesso in cui invii la domanda, a condizione che la Companies House riceva quest’ultima non oltre le tre del pomeriggio, e che paghi £100.

Niente ti vieta di essere sia impiegato per conto di un’azienda e lavoratore autonomo allo stesso tempo, a patto che gli orari dei due impieghi non coincidano.

Ci sono molti vantaggi a essere freelance o libero professionista, tra cui:

  • Un lavoro meno monotono e più flessibilità con il tuo orario;
  • La possibilità di essere pagato molto di più rispetto a un lavoro simile da impiegato;
  • Lavorare da casa ed evitare ore trascorse nei mezzi pubblici ogni giorno.

Ci sono però anche dei lati negativi da non sottovalutare, tra cui:

  • Non avrai un salario fisso garantito, e potrebbero esserci mesi in cui potresti guadagnare meno del solito;
  • A seconda del tuo settore, ci potrebbero essere dei costi iniziali elevati prima di poter avviare la tua attività;
  • Trovare clienti, specialmente all’inizio, può rivelarsi difficile, e non avrai un ‘superiore’ ad aiutarti nel caso abbia un problema.

Le tax bands sono le stesse di un impiegato: comincerai a pagare tasse solo quando guadagnerai un minimo di £12.501 annui.

Lavoro notturno

A seconda del tuo lavoro potrebbe venirti richiesto di lavorare nei turni notturni. Nel Regno Unito, un turno notturno deve durare un minimo di tre ore nella fascia oraria 23:00-06:00 per essere considerato tale. Come tutti gli altri lavori, l’impiegato ha diritto a essere pagato il National Minimum Wage, ma al contrario dell’Italia il datore di lavoro non è tenuto a pagarti più del minimo dovuto.

Se ti spetta di lavorare per la maggior parte della notte, sarai pagato per tutte le ore del tuo turno, anche se ti è permesso di dormire tra un compito ed un altro (nel caso di un operatore assistenziale, per esempio). Al contrario, se dormi la maggior parte della notte e lavori solo qualche ora, sarai pagati solo per le ore effettive di lavoro.

Le altre regole dei turni notturni sono:

  • Gli impiegati notturni non possono lavorare per più di otto ore in un arco di 24 ore;
  • I minorenni non possono lavorare tra le 22:00 e le 06:00, ad eccezione di alcuni lavori (commercio, ristorazione, agricoltura) nei quali non possono lavorare da mezzanotte alle 04:00.

Hai esperienze nel mondo del lavoro in Inghilterra? Condividile con noi nei commenti!

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Come prepararsi per un colloquio di lavoro

La tua candidatura ha avuto successo e sei stato finalmente chiamato per un primo colloquio di lavoro?

Ecco qui di seguito alcuni suggerimenti da seguire per prepararsi al meglio al colloquio di lavoro:

  • Potrà sembrare scontato ma quando ti viene comunicata una data e il luogo per il colloquio di lavoro, cerca di non declinare o di posporre, neanche di anticipare. Fai tutto ciò che puoi per essere libero nella data richiesta.
  • Condurre delle ricerche: è fondamentale arrivare preparato al colloquio, entra sul sito internet della compagnia per la quale ti sei candidato e leggine la storia. Come è nata la compagnia e le parole del suo fondatore/CEO – ricorda che l’idea e la filosofia dietro il brand saranno oggetto di diverse domande che ti verranno poste durante il colloquio.
  • Revisiona il tuo Curriculum Vitae: È pressoché scontato che lo sappia a memoria ma una leggera revisione sulla tua cronologia professionale da sempre una marcia in più, specie se ti porranno delle domande riguardanti alcuni incarichi specifici ricoperti durante la tua carriera; sii pronto a rispondere.
  • Se nel tuo Curriculum Vitae vi sono dei lunghi lassi di tempo (gaps) nei quali non hai lavorato per diverse ragioni, prepara una giustificazione intelligente. Se la ragione è di carattere personale, si spera mai troppo grave, sii sincero. Sincero anche per ragioni riguardanti i viaggi o il volontariato, ragioni entrambe viste di buon occhio qui in Inghilterra. Se le ragioni sono altre, cerca di articolare una risposta plausibile e di far sì che la conversazione si sposti comunque sul fatto che nella tua carriera sei sempre stato un gran lavoratore, a parte appunto, queste pause.

Avere successo nel colloquio di lavoro

Alcune delle domande più frequenti saranno le seguenti:

“Per quale motivo hai deciso di candidarti per questo ruolo?”

A casa, butta giù delle risposte plausibili. Solo tu sai in realtà cosa davvero ti ha spinto a candidarti, sii sincero, esprimi la tua ammirazione verso la compagnia, se possibile, verso i prodotti/servizi che vende. Nel caso di una compagnia di moda, ad esempio, potrà capitare che tu abbia indossato i capi di quella particolare marca più volte, allora fallo presente ed esprimi il tuo interesse più che puoi.

“Quali migliorie pensi di poter portare nel nostro team?”

Anche qui, consigliamo sempre di prendere in mano carta e penna e di analizzare le tue qualità migliori e utilizzarle per far si che possano rappresentare un potenziale miglioramento per la compagnia, in caso venga assunto.

“Elenca un certo numero di punti di forza e debolezze che ti appartengono”

Ancora una volta, fai una scelta saggia e come punti deboli scegli sempre qualcosa che, sotto un altro punto di vista, possano esseri visti anche come un punto di forza.

“Dove ti vedi tra dieci/venti anni?”

Studia questa risposta con cautela in precedenza. Comunica i tuoi sogni e, ovviamente, se la tua intenzione è quella di non stare nella compagnia per almeno 5 anni, non comunicarlo. Sappiamo che alle volte, alcuni lavori sono un trampolino di lancio ma questo è certamente un dettaglio da non comunicare durante un colloquio di lavoro.​

Quali altri spunti fondamentali seguire

– Non parlare se non sei interrogato, ascolta con attenzione il manager o l’addetto alle assunzioni e se riesci, utilizza la maggior parte delle sue stesse parole nella risposta che formulerai. Questo dimostrerà non solo che sei un ottimo ascoltatore e un individuo rispettoso ma, anche che il tuo linguaggio si avvicina al loro.

– Non assumere posizioni scomode, siediti dritto ed è consigliabile non incrociare le braccia. Dimostrati sicuro ma umile e fa comprendere che dai importanza a qualsiasi cosa ti viene detta dall’altra parte.

– Abito, o come dicono gli Inglesi, “l’outfit”: in linea generale, un pantalone e giacca neri, e una camicia che può essere sia bianca che nera. Nello specifico, per gli uomini è ovviamente ben accetta una cravatta (se l’ambiente è d’ufficio e/o formale, e per le donne, se si sceglie una gonna, sempre nera, consiglio di indossarne una con una lunghezza che vada oltre il ginocchio. Nessuna scarpa colorata, scegli sempre un nero, elegante e formale. Porta leggero tacco, ma non è fondamentale purché, ripeto, la scarpa sia nera e sobria.

– Studia bene l’itinerario da percorrere in anticipo. Considera i vari traffico e scioperi e soprattutto l’ora in cui ti muoverai, per assicurarti di arrivare in tempo.

– Se dovessi avere successo a un primo colloquio e ti viene chiesto di cominciare subito, generalmente per ogni compagnia che si rispetti, ti verrà chiesto quanto preavviso (notice) dovrai dare alla compagnia per la quale stai attualmente lavorando. Se non ti viene chiesto, puoi menzionarlo tu, dicendo che appunto hai un preavviso da dare e rispettare. Il fatto che lo rispetti la dice lunga su di te, in quanto sarai visto come un lavoratore leale e rispettoso nei confronti di qualsiasi compagnia per la quale lavorerai.

Se hai dei suggerimenti che vuoi che inseriamo nella lista di spunti, comunicacelo tramite la sezione commenti qua sotto.