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Titoli professionali e salari in Inghilterra

Lavoro d'ufficio, uomo scrive al computer

Quando cerchiamo un lavoro su internet, usiamo quasi sempre un titolo professionale come parola chiave per trovare le posizioni più adatte a noi. In questo articolo scopriremo insieme i diversi titoli professionali inglesi e le corrispondenti paghe.

Cosa indica un titolo professionale?

I titoli professionali possono avere diversi valori. Titoli come supervisor, manager director indicano il tuo livello nella compagnia o azienda: troverai spesso questi titoli nei lavori di management. Altri titoli, come receptionist, chef barista descrivono il tuo lavoro. I titoli possono spesso essere accoppiati: nel caso di un’azienda con diversi accountants, si usano titoli come senior accountant per sottolineare la differenza in grado. Su internet si può spesso trovare la lista con tutte le posizioni per le aziende più importanti, chiamata organisation chart. Per ogni posizione potrai cercare in seguito il salary range, un’indicazione di quanto puoi aspettarti di essere pagato per quella specifica posizione.

Un sito molto utile è Glassdoor: puoi usarlo non solo per cercare proposte di lavoro, ma anche la paga, i compiti da svolgere e le conoscenze richieste. Poiché sono gli impiegati stessi a condividere questi dettagli sul sito, potrai anche trovare esperienze personali e le domande chieste durante il colloquio. 

È quindi importante conoscere i titoli relativi al tuo campo di interesse, così da poter facilmente trovare il tuo lavoro ideale. Ecco una breve lista delle posizioni principali nei diversi campi:

  • Business: consultant, human resources (HR) administrator, public relations manager, communications executive;
  • Media: Market analyst, social media strategist, media officer, campaign manager;
  • Lavori a contatto col pubblico: Customer service assistant, waiter, receptionist, travel consultant;
  • Lavori manuali: builder, electrician, plumber, delivery driver;
  • Lavori tecnici: engineer (software, electrical, maintenance ecc.), GP (General practitioner), IT consultant.

Per le prime esperienze lavorative, cerca annunci per entry level jobs: questi sono posti di lavoro dedicati a neolaureati e che non richiedono esperienza nel settore. Queste posizioni sono ideali per coloro che desiderano acquisire esperienza nel loro campo di lavoro per poi progredire nell’azienda.

Tutte le posizioni citate sopra sono soggette al minimum wage, la paga minima obbligatoria nel Regno Unito (leggi questo articolo per saperne di più). Vediamo ora quali sono i lavori non soggetti alla paga minima.

Apprenticeship

Gli apprenticeships sono soggetti ad una paga minima nazionale, ma essa è inferiore rispetto a quella per le posizioni sopracitate. L’apprenticeship (apprendistato) è un’alternativa per coloro che non desiderano frequentare l’università: esso ti permette di studiare e lavorare in alternanza, così da poter acquisire le competenze necessarie per inserirti nel mondo del lavoro. Il lavoro svolto durante il tuo apprendistato è retribuito, ma a seconda della tua età e dell’anno di apprendistato che frequenti sarai pagato di meno rispetto a un tuo coetaneo in un lavoro convenzionale.

La paga minima cambia ogni aprile, perciò è consigliabile controllare il sito ufficiale del governo per gli ultimi aggiornamenti. Al momento la paga minima è di £4.15 all’ora per gli apprendisti fino ai 19 anni e per coloro con più di 19 anni frequentanti il primo anno di corso. Per esempio, un apprendista sedicenne e un venticinquenne frequentanti il primo anno di apprendistato avranno diritto ad una paga minima di £4.15. A partire dal secondo anno di corso, tutti gli apprendisti che hanno compiuto i 19 anni di età avranno diritto alla stessa paga minima dei loro coetanei non apprendisti. Completato il primo anno, l’apprendista venticinquenne guadagnerà £8.20 a partire dal secondo anno.

Per poter frequentare un corso di apprendistato nel Regno Unito dovrai avere almeno 16 anni, avere un indirizzo permanente nel Regno Unito e non frequentare la scuola dell’obbligo o un corso universitario a tempo pieno.

Lavoro in fabbrica, uomo usando la smerigliatrice

Volontariato

Nonostante le esperienze di volontariato non siano retribuite, esse rappresentano un’esperienza unica non solo per migliorare il proprio inglese, ma anche per acquisire conoscenze e competenze essenziali per inserirti più tardi nel mondo del lavoro. Le esperienze di volontariato sono sempre ben viste dai datori di lavoro, e sempre più persone intraprendono questa attività per arricchire il proprio curriculum. Le possibilità sono numerosissime e ti sarà impossibile non trovare un’opportunità adatta a te.

Come specificato sopra, le esperienze di volontariato non sono retribuite, ma qualora dovessi recarti all’estero, il costo del viaggio e dell’alloggio sono quasi sempre pagati dall’organizzazione. Un sito per cominciare le tue ricerche è do-it.org, tramite il quale potrai cercare opportunità in base alla tua localizzazione, ai tuoi interessi, o alle cause a cui tieni maggiormente. Il volontariato ti offrirà inoltre la possibilità di incontrare persone con cui condividere le passioni e gli stessi interessi, indispensabili per arricchire i tuoi contatti professionali.

Freelance e self-employed

Sempre più persone decidono di lavorare in proprio per più flessibilità e controllo sulla propria carriera. La burocrazia inglese è nota per essere più semplice rispetto a quella italiana: basta infatti compilare un modulo sul sito dell’HMRC per dichiarare la vostra attività.

Per creare una società dovrai invece recarti su questa pagina. I tempi di attesa variano tra gli otto e i dieci giorni, e il costo della domanda è attualmente di £40. Potrai eventualmente richiedere che la tua società venga registrata il giorno stesso in cui invii la domanda, a condizione che la Companies House riceva quest’ultima non oltre le tre del pomeriggio, e che paghi £100.

Niente ti vieta di essere sia impiegato per conto di un’azienda e lavoratore autonomo allo stesso tempo, a patto che gli orari dei due impieghi non coincidano.

Ci sono molti vantaggi a essere freelance o libero professionista, tra cui:

  • Un lavoro meno monotono e più flessibilità con il tuo orario;
  • La possibilità di essere pagato molto di più rispetto a un lavoro simile da impiegato;
  • Lavorare da casa ed evitare ore trascorse nei mezzi pubblici ogni giorno.

Ci sono però anche dei lati negativi da non sottovalutare, tra cui:

  • Non avrai un salario fisso garantito, e potrebbero esserci mesi in cui potresti guadagnare meno del solito;
  • A seconda del tuo settore, ci potrebbero essere dei costi iniziali elevati prima di poter avviare la tua attività;
  • Trovare clienti, specialmente all’inizio, può rivelarsi difficile, e non avrai un ‘superiore’ ad aiutarti nel caso abbia un problema.

Le tax bands sono le stesse di un impiegato: comincerai a pagare tasse solo quando guadagnerai un minimo di £12.501 annui.

Lavoro notturno

A seconda del tuo lavoro potrebbe venirti richiesto di lavorare nei turni notturni. Nel Regno Unito, un turno notturno deve durare un minimo di tre ore nella fascia oraria 23:00-06:00 per essere considerato tale. Come tutti gli altri lavori, l’impiegato ha diritto a essere pagato il National Minimum Wage, ma al contrario dell’Italia il datore di lavoro non è tenuto a pagarti più del minimo dovuto.

Se ti spetta di lavorare per la maggior parte della notte, sarai pagato per tutte le ore del tuo turno, anche se ti è permesso di dormire tra un compito ed un altro (nel caso di un operatore assistenziale, per esempio). Al contrario, se dormi la maggior parte della notte e lavori solo qualche ora, sarai pagati solo per le ore effettive di lavoro.

Le altre regole dei turni notturni sono:

  • Gli impiegati notturni non possono lavorare per più di otto ore in un arco di 24 ore;
  • I minorenni non possono lavorare tra le 22:00 e le 06:00, ad eccezione di alcuni lavori (commercio, ristorazione, agricoltura) nei quali non possono lavorare da mezzanotte alle 04:00.

Hai esperienze nel mondo del lavoro in Inghilterra? Condividile con noi nei commenti!

Contratto di lavoro in Inghilterra

Due persone lavorano al proprio computer

Contratto di lavoro nel Regno Unito: introduzione

Il Regno Unito ha una legislazione sul lavoro rigorosa che garantisce diritti e protezioni sostanziali ai lavoratori. Uno dei principali elementi di questa legislazione è il contratto di lavoro, che stabilisce le condizioni del rapporto di lavoro tra datore di lavoro e dipendente.

Molti italiani ogni anno decidono di lasciare la loro patria e di trasferirsi nel Regno Unito per creare un futuro migliore. Spesso però molti di noi ci avventuriamo senza sapere davvero quali siano le differenze con il mondo del lavoro in Italia.  

In questo articolo, esamineremo i dettagli sul contratto di lavoro nel Regno Unito e come esso protegge i lavoratori.

Cominciamo con le informazioni essenziali. Il contratto di lavoro inglese, per essere valido, deve necessariamente dichiarare il nome del datore di lavoro, il suo indirizzo, e il nome del dipendente. Le altre informazioni sono dettagliate qui sotto.

La paga 

Per legge, i lavoratori in Inghilterra devono ricevere almeno una paga minima, chiamato il minimum wage.

L’aumento annuale è stato deciso dal governo per garantire un salario minimo adeguato ai lavoratori del Regno Unito e migliorare le loro condizioni di vita. È importante notare che il minimum wage può variare in base alla regione, all’occupazione, all’età, quindi è consigliabile verificare con un’organizzazione sindacale o il governo per ulteriori informazioni.

(Minimum wage a partire da aprile 2023)

  • Apprentice: £ 5.28 all’ora; 
  • Fino ai 18 anni: £ 5.28 all’ora; 
  • Dai 18 ai 20 anni: £ 7.49 all’ora; 
  • Dai 21 ai 22 anni: £ 10.18 all’ora;
  • Dai 23 anni in su: £ 10.42 all’ora;

A partire dai 25 anni non si parla più di minimum wage ma di national living wage, che al momento corrisponde a £8.72 all’ora. Esiste anche la living wage, al momento equivalente a £10.75 per Londra e £9.30 per il resto del Regno Unito. La living wage è stabilita dalla Living Wage Foundation, che calcola il costo della vita nel Regno Unito e in base a ciò stabilisce quanto una persona debba essere pagata per vivere correttamente. È l’unica paga che fa una distinzione tra il costo della vita nella capitale e nel resto del paese, ma al contrario della minimum wage e della national living wage, i datori di lavoro non sono tenuti a rispettarla.

La paga minima viene aggiornata ogni Aprile. Puoi visualizzare una tabella con tutte le informazioni sulla minimum wage su questo sito.

In Inghilterra sarai retribuito a seconda della tua posizione (team leader, manager, CEO ecc.), ma non ti sarà garantita una paga minima a seconda del livello del tuo posto lavorativo, come è invece il caso in Italia. Prendiamo per esempio la posizione di Store Manager a Londra: una ricerca Google ci suggerisce che la paga si aggira intorno alle £28.000 annue. È quindi molto probabile che, nel caso tu riceva un’offerta per un lavoro simile, la tua paga annua sia intorno a quella somma, ma tieni conto che niente vieta alla compagnia di pagarti di meno.  

La modalità di pagamento varia molto a seconda del lavoro: può essere settimanale, bisettimanale o mensile, pagata tramite bonifico o in contanti (più raramente). La maggior parte delle persone ha un contratto di lavoro con una paga annua, mentre altre, soprattutto nel retail, sono pagate all’ora e il lavoratore riceve a fine mese una busta paga (cartacea o elettronica) con elencati il numero di ore lavorate, lo stipendio e le tasse dedotte (sono esenti dalle tasse coloro che guadagnano meno di £12,750 annue – per l’anno 2022-2023).

Se lavori con dei target (molto usati nella vendita e nel recruitment), riceverai ogni mese una paga minima fissa, più le commissioni qualora raggiungessi il tuo target.  

Al contrario dell’Italia, in Inghilterra non esistono tredicesime o quattordicesime, ma in diverse compagnie è usanza ricevere un bonus verso fine anno.  

Dipendenti di una azienda in ufficio

Tipi di contratto di lavoro nel Regno Unito

Nel Regno Unito, esistono più tipi di contratti di lavoro: il contratto a tempo determinato e il contratto a tempo indeterminato sono i principali contratti, ma esistono anche delle varianti. Il primo è utilizzato per i lavoratori che sono assunti per un periodo di tempo specifico, mentre il secondo è per i lavoratori a tempo pieno che hanno un’occupazione permanente.

Il tuo contratto può essere:

  • Temporary contract: contratto temporaneo, spesso usato per i seasonal jobs, per esempio durante le vacanze natalizie, quando i negozi hanno bisogno di più personale. E’ possibile che, una volta terminato il periodo festivo, ti sia offerta una posizione permanente;
  • Fixed term contract: contratto a durata determinata, simile ai temporary contracts, nel quale deve essere chiaramente indicata la data di inizio e fine lavoro;
  • Permanent contract: contratto a durata indeterminata;
  • Zero Hour contract: contratto a zero ore, che non garantisce un lavoro regolare con un numero di ore a settimana fisso. Il datore di lavoro ti richiede dei turni di lavoro che tu puoi accettare o meno.

Se decidi di lavorare per conto proprio (self employed o freelance), dovrai dichiarare la tua attività e pagare te stesso le tasse.

Malattia

Per legge il datore deve pagarti a partire dal quarto giorno di malattia. Spesso si viene pagati a partire dal primo giorno, ma niente obbliga al tuo datore di farlo. Coloro che guadagnano un minimo di £112 lorde a settimana hanno diritto alla Statutory Sick Pay (SSP), un aiuto del governo inglese, che corrisponde a circa £88 a settimana. Se dovessi essere assente dal lavoro per diverse settimane, potrai richiedere gli Housing Benefits.

Tutele Anti-Discriminazione per i Lavoratori

Il Regno Unito ha anche una serie di leggi che proteggono i lavoratori da eventuali discriminazioni sul posto di lavoro. Ad esempio, la legge sulla pari opportunità e la legge sulla discriminazione sul posto di lavoro proteggono i lavoratori dalle discriminazioni in base all’età, alla razza, alla religione, all’orientamento sessuale, alla disabilità e ad altri fattori.

Vacanze

Il datore deve chiaramente specificare a quanti giorni all’anno di vacanze hai diritto. Per legge i giorni devono essere almeno 28, e possono includere o meno le otto bank holidays. Nel caso ti fosse richiesto di lavorare durante una bank holiday avrai diritto a un giorno di riposo sostitutivo, chiamato in lieu. In molte aziende il numero di giorni concessi aumentano con gli anni di esperienza.

Periodo di prova

Il contratto deve inoltre specificare la durata del tuo periodo di prova e le sue condizioni. È molto probabile che ti sia chiesto di completare un periodo di prova (in genere da uno ai sei mesi) prima di essere ufficialmente assunto. Durante il periodo di prova il preavviso per essere licenziati o per dimettersi è più breve: in linea generale basta una settimana d’anticipo, invece di un mese, per dimettersi. È inoltre importante sottolineare che, durante il periodo di prova, il datore di lavoro può decidere di non assumerti o terminare il tuo contratto per qualsiasi motivo, senza che tu possa contestare.  

Nel caso di licenziamento una volta superato il periodo di prova, è imperativo chiedere al tuo datore quale sia il motivo di questa decisione. Se ritieni che le tue azioni non siano andate contro a ciò che riporta il tuo contratto, avrai diritto ad un appeal che ti permetterà di contestare il tuo licenziamento prima che abbia effetto. 

Una volta accettata la tua nuova posizione, il tuo datore di lavoro ha tre mesi per darti una copia del tuo contratto di lavoro. Leggi attentamente il tuo contratto, e assicurati di poter fare tutto ciò che ti è richiesto, poiché una volta firmato il contratto tutto ciò che ti sarà richiesto, e che rientra nel tuo lavoro, non potrà essere contestato. Per esempio, se svolgi un tipico 9-5 job ma ti si chiede di lavorare un turno di notte, come da contratto da te firmato, non potrai rifiutarti di svolgere il tuo turno. 

Conosci le differenze tra un contratto inglese e uno italiano? Condividi con noi la tua esperienza lavorativa in Inghilterra!

Prepararsi per il colloquio di lavoro

Come preparare il colloquio di lavoro

Come prepararsi per un colloquio di lavoro

La tua candidatura ha avuto successo e sei stato finalmente chiamato per un primo colloquio di lavoro?

Ecco qui di seguito alcuni suggerimenti da seguire per prepararsi al meglio al colloquio di lavoro:

  • Potrà sembrare scontato ma quando ti viene comunicata una data e il luogo per il colloquio di lavoro, cerca di non declinare o di posporre, neanche di anticipare. Fai tutto ciò che puoi per essere libero nella data richiesta.
  • Condurre delle ricerche: è fondamentale arrivare preparato al colloquio, entra sul sito internet della compagnia per la quale ti sei candidato e leggine la storia. Come è nata la compagnia e le parole del suo fondatore/CEO – ricorda che l’idea e la filosofia dietro il brand saranno oggetto di diverse domande che ti verranno poste durante il colloquio.
  • Revisiona il tuo Curriculum Vitae: È pressoché scontato che lo sappia a memoria ma una leggera revisione sulla tua cronologia professionale da sempre una marcia in più, specie se ti porranno delle domande riguardanti alcuni incarichi specifici ricoperti durante la tua carriera; sii pronto a rispondere.
  • Se nel tuo Curriculum Vitae vi sono dei lunghi lassi di tempo (gaps) nei quali non hai lavorato per diverse ragioni, prepara una giustificazione intelligente. Se la ragione è di carattere personale, si spera mai troppo grave, sii sincero. Sincero anche per ragioni riguardanti i viaggi o il volontariato, ragioni entrambe viste di buon occhio qui in Inghilterra. Se le ragioni sono altre, cerca di articolare una risposta plausibile e di far sì che la conversazione si sposti comunque sul fatto che nella tua carriera sei sempre stato un gran lavoratore, a parte appunto, queste pause.

Avere successo nel colloquio di lavoro

Alcune delle domande più frequenti saranno le seguenti:

“Per quale motivo hai deciso di candidarti per questo ruolo?”

A casa, butta giù delle risposte plausibili. Solo tu sai in realtà cosa davvero ti ha spinto a candidarti, sii sincero, esprimi la tua ammirazione verso la compagnia, se possibile, verso i prodotti/servizi che vende. Nel caso di una compagnia di moda, ad esempio, potrà capitare che tu abbia indossato i capi di quella particolare marca più volte, allora fallo presente ed esprimi il tuo interesse più che puoi.

“Quali migliorie pensi di poter portare nel nostro team?”

Anche qui, consigliamo sempre di prendere in mano carta e penna e di analizzare le tue qualità migliori e utilizzarle per far si che possano rappresentare un potenziale miglioramento per la compagnia, in caso venga assunto.

“Elenca un certo numero di punti di forza e debolezze che ti appartengono”

Ancora una volta, fai una scelta saggia e come punti deboli scegli sempre qualcosa che, sotto un altro punto di vista, possano esseri visti anche come un punto di forza.

“Dove ti vedi tra dieci/venti anni?”

Studia questa risposta con cautela in precedenza. Comunica i tuoi sogni e, ovviamente, se la tua intenzione è quella di non stare nella compagnia per almeno 5 anni, non comunicarlo. Sappiamo che alle volte, alcuni lavori sono un trampolino di lancio ma questo è certamente un dettaglio da non comunicare durante un colloquio di lavoro.​

Quali altri spunti fondamentali seguire

– Non parlare se non sei interrogato, ascolta con attenzione il manager o l’addetto alle assunzioni e se riesci, utilizza la maggior parte delle sue stesse parole nella risposta che formulerai. Questo dimostrerà non solo che sei un ottimo ascoltatore e un individuo rispettoso ma, anche che il tuo linguaggio si avvicina al loro.

– Non assumere posizioni scomode, siediti dritto ed è consigliabile non incrociare le braccia. Dimostrati sicuro ma umile e fa comprendere che dai importanza a qualsiasi cosa ti viene detta dall’altra parte.

– Abito, o come dicono gli Inglesi, “l’outfit”: in linea generale, un pantalone e giacca neri, e una camicia che può essere sia bianca che nera. Nello specifico, per gli uomini è ovviamente ben accetta una cravatta (se l’ambiente è d’ufficio e/o formale, e per le donne, se si sceglie una gonna, sempre nera, consiglio di indossarne una con una lunghezza che vada oltre il ginocchio. Nessuna scarpa colorata, scegli sempre un nero, elegante e formale. Porta leggero tacco, ma non è fondamentale purché, ripeto, la scarpa sia nera e sobria.

– Studia bene l’itinerario da percorrere in anticipo. Considera i vari traffico e scioperi e soprattutto l’ora in cui ti muoverai, per assicurarti di arrivare in tempo.

– Se dovessi avere successo a un primo colloquio e ti viene chiesto di cominciare subito, generalmente per ogni compagnia che si rispetti, ti verrà chiesto quanto preavviso (notice) dovrai dare alla compagnia per la quale stai attualmente lavorando. Se non ti viene chiesto, puoi menzionarlo tu, dicendo che appunto hai un preavviso da dare e rispettare. Il fatto che lo rispetti la dice lunga su di te, in quanto sarai visto come un lavoratore leale e rispettoso nei confronti di qualsiasi compagnia per la quale lavorerai.

Se hai dei suggerimenti che vuoi che inseriamo nella lista di spunti, comunicacelo tramite la sezione commenti qua sotto.

L’importanza del CV in formato inglese

L'importanza del Curriculum vitae per trovare lavoro

Un buon Curriculum Vitae ti aiuta a trovare il lavoro che cerchi più facilmente e più rapidamente

Devi sapere che un Curriculum Vitae generico non è sufficiente se vuoi ottenere la giusta attenzione dalle aziende inglesi. Se non possiedi un CV specifico per il Regno Unito corri il rischio che sia direttamente cestinato ancor prima di essere letto.

Per farti capire bene ciò che ti ho appena detto ti spiego come funziona esattamente qui nel Regno Unito. Quando il tuo Curriculum arriva a destinazione è sottoposto a una prima selezione automatica da parte dei Computers e a una seconda selezione da parte dei Recruiters (addetti alle assunzioni).

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La selezione da parte dei Computers avviene secondo logiche locali ben definite. Il tipo di layout, il suo posizionamento, la sua lunghezza, l’utilizzo o l’omissione di elementi accessori ecc. sono oggetto di questa prima valutazione automatica. Inoltre in Gran Bretagna la maggior parte della aziende opera un filtraggio mediante l’applicazione del sistema ATS (applicant tracking system), un software in grado di analizzare la presenza di determinate parole chiave (keywords) contenute nel documento. La mancanza quindi di precisi termini pregiudica la possibilità che il tuo CV sia preso in considerazione nonostante possa essere obiettivamente interessante.

Superata questa fase di scansione automatica, il CV arriva nelle mani dei Recruiters i quali procedono con l’analisi del contenuto, che varia in funzione del settore e della mansione richiesta.

Candidati ricerca lavoro

Che cosa devi considerare prima di scrivere un buon CV

Prima di realizzare il tuo CV sarebbe opportuno farti alcune domande:

  • Qual è la filosofia rivolta all’utilizzo del Curriculum Vitae nel paese dove andrò ad abitare?
  • Quale layout dovrò utilizzare?
  • Vi sono delle parole chiave specifiche da inserire che cambiano in funzione del settore e della mansione di riferimento?
  • Quanto dovrà essere lungo il mio documento?
  • Potrò esprimere tutta la mia creatività o dovrò limitarmi e cercare di essere il più sintetico/a possibile?
  • Quanti secondi di lettura vengono dedicati alla lettura del mio documento e in quale parte della pagina cade l’occhio del recruiter (addetto alle assunzioni/datore di lavoro)?
  • Quali sezioni anteporre nella prima pagina e come riuscire a evidenziare in maniera efficace i tratti che realmente mi contraddistinguono?
  • Quale differenza c’è tra personal skills e technical skills e come utilizzarle per far risaltare la mia candidatura rispetto a quella degli altri candidati?

Arrivando dall’Italia forse sarà istintivo per te redigere un CV in formato europeo (EuroPass), ma sappi che nel Regno Unito quel documento non è preso in considerazione. Affinché goda infatti della giusta attenzione, come già detto, deve rispettare precisi canoni inglesi.

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I vantaggi di commissionare la stesura del tuo Curriculum a un esperto di CV britannici

Ti consente di evitare che il tuo documento sia scartato nella prima fase di software screening

Commissionare la creazione del tuo CV a un esperto ti assicura innanzitutto che il tuo documento non venga scartato durante la fase di scansione operata dai computers.

Ti aiuta a trovare lavoro più velocemente

Oltre il 90% dei nostri clienti trova il lavoro desiderato entro i primi 3 mesi. Naturalmente se hai premura di lavorare, inizialmente struttureremo un CV aperto a più possibilità. D’altronde ogni giorno che passa senza un impiego rappresenta una perdita di denaro.

Evidenzia i tuoi punti di forza e ti consente di spuntarla nei confronti di altri candidati

I managers o gli addetti alle assunzioni tendono ad attribuire un valore complessivo del 7% in più’ a un candidato in possesso di un CV redatto da un esperto rispetto a colui che l’ha scritto di proprio pugno.

Ti fa risparmiare il tempo prezioso

Il tuo tempo è prezioso, soprattutto se sei tra quelle persone che ha urgenza di lavorare oppure se ti stai trasferendo nel Regno Unito per la prima volta e hai una corposa lista di cose da fare. Per cui, se non sei un esperto di CV britannici, potresti impiegare più tempo del necessario per redigere un CV che poi con molta probabilità non sarà efficace.

L’importanza di conoscere come agisce l’ATS

Come già detto, l’ATS filtra il tuo documento in base alle keywords e alla sua formattazione. Di conseguenza anche un CV ricco di ottime esperienze e di skills potrebbe essere scartato dal software se non è strutturato in un determinato modo.

Siamo sicuri che adesso sei consapevole di quanto sia importante scrivere un buon CV. E’ il primo investimento verso il tuo futuro professionale.

Naturalmente tali considerazioni sono importanti in particolare per te che hai l’obiettivo di trovare un lavoro specifico e di qualità.