Due persone lavorano al proprio computer

Contratto di lavoro in Inghilterra

Due persone lavorano al proprio computer

Contratto di lavoro nel Regno Unito: introduzione

Il Regno Unito ha una legislazione sul lavoro rigorosa che garantisce diritti e protezioni sostanziali ai lavoratori. Uno dei principali elementi di questa legislazione è il contratto di lavoro, che stabilisce le condizioni del rapporto di lavoro tra datore di lavoro e dipendente.

Molti italiani ogni anno decidono di lasciare la loro patria e di trasferirsi nel Regno Unito per creare un futuro migliore. Spesso però molti di noi ci avventuriamo senza sapere davvero quali siano le differenze con il mondo del lavoro in Italia.  

In questo articolo, esamineremo i dettagli sul contratto di lavoro nel Regno Unito e come esso protegge i lavoratori.

Cominciamo con le informazioni essenziali. Il contratto di lavoro inglese, per essere valido, deve necessariamente dichiarare il nome del datore di lavoro, il suo indirizzo, e il nome del dipendente. Le altre informazioni sono dettagliate qui sotto.

La paga 

Per legge, i lavoratori in Inghilterra devono ricevere almeno una paga minima, chiamato il minimum wage.

L’aumento annuale è stato deciso dal governo per garantire un salario minimo adeguato ai lavoratori del Regno Unito e migliorare le loro condizioni di vita. È importante notare che il minimum wage può variare in base alla regione, all’occupazione, all’età, quindi è consigliabile verificare con un’organizzazione sindacale o il governo per ulteriori informazioni.

(Minimum wage a partire da aprile 2023)

  • Apprentice: £ 5.28 all’ora; 
  • Fino ai 18 anni: £ 5.28 all’ora; 
  • Dai 18 ai 20 anni: £ 7.49 all’ora; 
  • Dai 21 ai 22 anni: £ 10.18 all’ora;
  • Dai 23 anni in su: £ 10.42 all’ora;

A partire dai 25 anni non si parla più di minimum wage ma di national living wage, che al momento corrisponde a £8.72 all’ora. Esiste anche la living wage, al momento equivalente a £10.75 per Londra e £9.30 per il resto del Regno Unito. La living wage è stabilita dalla Living Wage Foundation, che calcola il costo della vita nel Regno Unito e in base a ciò stabilisce quanto una persona debba essere pagata per vivere correttamente. È l’unica paga che fa una distinzione tra il costo della vita nella capitale e nel resto del paese, ma al contrario della minimum wage e della national living wage, i datori di lavoro non sono tenuti a rispettarla.

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La paga minima viene aggiornata ogni Aprile. Puoi visualizzare una tabella con tutte le informazioni sulla minimum wage su questo sito.

In Inghilterra sarai retribuito a seconda della tua posizione (team leader, manager, CEO ecc.), ma non ti sarà garantita una paga minima a seconda del livello del tuo posto lavorativo, come è invece il caso in Italia. Prendiamo per esempio la posizione di Store Manager a Londra: una ricerca Google ci suggerisce che la paga si aggira intorno alle £28.000 annue. È quindi molto probabile che, nel caso tu riceva un’offerta per un lavoro simile, la tua paga annua sia intorno a quella somma, ma tieni conto che niente vieta alla compagnia di pagarti di meno.  

La modalità di pagamento varia molto a seconda del lavoro: può essere settimanale, bisettimanale o mensile, pagata tramite bonifico o in contanti (più raramente). La maggior parte delle persone ha un contratto di lavoro con una paga annua, mentre altre, soprattutto nel retail, sono pagate all’ora e il lavoratore riceve a fine mese una busta paga (cartacea o elettronica) con elencati il numero di ore lavorate, lo stipendio e le tasse dedotte (sono esenti dalle tasse coloro che guadagnano meno di £12,750 annue – per l’anno 2022-2023).

Se lavori con dei target (molto usati nella vendita e nel recruitment), riceverai ogni mese una paga minima fissa, più le commissioni qualora raggiungessi il tuo target.  

Al contrario dell’Italia, in Inghilterra non esistono tredicesime o quattordicesime, ma in diverse compagnie è usanza ricevere un bonus verso fine anno.  

Dipendenti di una azienda in ufficio

Tipi di contratto di lavoro nel Regno Unito

Nel Regno Unito, esistono più tipi di contratti di lavoro: il contratto a tempo determinato e il contratto a tempo indeterminato sono i principali contratti, ma esistono anche delle varianti. Il primo è utilizzato per i lavoratori che sono assunti per un periodo di tempo specifico, mentre il secondo è per i lavoratori a tempo pieno che hanno un’occupazione permanente.

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Il tuo contratto può essere:

  • Temporary contract: contratto temporaneo, spesso usato per i seasonal jobs, per esempio durante le vacanze natalizie, quando i negozi hanno bisogno di più personale. E’ possibile che, una volta terminato il periodo festivo, ti sia offerta una posizione permanente;
  • Fixed term contract: contratto a durata determinata, simile ai temporary contracts, nel quale deve essere chiaramente indicata la data di inizio e fine lavoro;
  • Permanent contract: contratto a durata indeterminata;
  • Zero Hour contract: contratto a zero ore, che non garantisce un lavoro regolare con un numero di ore a settimana fisso. Il datore di lavoro ti richiede dei turni di lavoro che tu puoi accettare o meno.

Se decidi di lavorare per conto proprio (self employed o freelance), dovrai dichiarare la tua attività e pagare te stesso le tasse.

Malattia

Per legge il datore deve pagarti a partire dal quarto giorno di malattia. Spesso si viene pagati a partire dal primo giorno, ma niente obbliga al tuo datore di farlo. Coloro che guadagnano un minimo di £112 lorde a settimana hanno diritto alla Statutory Sick Pay (SSP), un aiuto del governo inglese, che corrisponde a circa £88 a settimana. Se dovessi essere assente dal lavoro per diverse settimane, potrai richiedere gli Housing Benefits.

Tutele Anti-Discriminazione per i Lavoratori

Il Regno Unito ha anche una serie di leggi che proteggono i lavoratori da eventuali discriminazioni sul posto di lavoro. Ad esempio, la legge sulla pari opportunità e la legge sulla discriminazione sul posto di lavoro proteggono i lavoratori dalle discriminazioni in base all’età, alla razza, alla religione, all’orientamento sessuale, alla disabilità e ad altri fattori.

Vacanze

Il datore deve chiaramente specificare a quanti giorni all’anno di vacanze hai diritto. Per legge i giorni devono essere almeno 28, e possono includere o meno le otto bank holidays. Nel caso ti fosse richiesto di lavorare durante una bank holiday avrai diritto a un giorno di riposo sostitutivo, chiamato in lieu. In molte aziende il numero di giorni concessi aumentano con gli anni di esperienza.

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Periodo di prova

Il contratto deve inoltre specificare la durata del tuo periodo di prova e le sue condizioni. È molto probabile che ti sia chiesto di completare un periodo di prova (in genere da uno ai sei mesi) prima di essere ufficialmente assunto. Durante il periodo di prova il preavviso per essere licenziati o per dimettersi è più breve: in linea generale basta una settimana d’anticipo, invece di un mese, per dimettersi. È inoltre importante sottolineare che, durante il periodo di prova, il datore di lavoro può decidere di non assumerti o terminare il tuo contratto per qualsiasi motivo, senza che tu possa contestare.  

Nel caso di licenziamento una volta superato il periodo di prova, è imperativo chiedere al tuo datore quale sia il motivo di questa decisione. Se ritieni che le tue azioni non siano andate contro a ciò che riporta il tuo contratto, avrai diritto ad un appeal che ti permetterà di contestare il tuo licenziamento prima che abbia effetto. 

Una volta accettata la tua nuova posizione, il tuo datore di lavoro ha tre mesi per darti una copia del tuo contratto di lavoro. Leggi attentamente il tuo contratto, e assicurati di poter fare tutto ciò che ti è richiesto, poiché una volta firmato il contratto tutto ciò che ti sarà richiesto, e che rientra nel tuo lavoro, non potrà essere contestato. Per esempio, se svolgi un tipico 9-5 job ma ti si chiede di lavorare un turno di notte, come da contratto da te firmato, non potrai rifiutarti di svolgere il tuo turno. 

Conosci le differenze tra un contratto inglese e uno italiano? Condividi con noi la tua esperienza lavorativa in Inghilterra!

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